giovedì 25 giugno 2020

RECENSIONE "Il mio anno con te" di Julia Whelan




TITOLO: Il mio anno con te
TITOLO ORIGINALE: My Oxford Year
SERIE: no serie, autoconclusivo
AUTORE: Julia Whelan
DATA DI PUBBLICAZIONE: 25 Giugno 2020
EDITORE: HarperCollins
GENERE: rosa contemporaneo
AMBIENTAZIONE: Inghilterra
FINALE: chiuso
PROTAGONISTI: Ella, studentessa; Jamie, professore di letteratura inglese.





TRAMA

L’americana Ella Durran ha chiaro in mente un progetto per la sua vita sin da quando era una ragazzina: studiare a Oxford. E adesso, a ventiquattro anni, è finalmente arrivata in Inghilterra con una prestigiosa borsa di studio della durata di un anno e sta per coronare il suo sogno. Nello stesso momento, però, riceve una telefonata inattesa e un'incredibile proposta di lavoro nello staff della campagna presidenziale di un astro nascente della politica americana. Per fortuna, con la promessa che lavorerà da remoto e tornerà a Washington alla fine dell’anno, Ella è libera di godersi la sua esperienza a Oxford, una di quelle “che capitano una sola volta nella vita”.

Tutto sembra iniziare nel migliore dei modi, finché non scopre che Jamie Davenport, il ragazzo impertinente che ha appena rovinato la sua camicia e il suo primo giorno, è anche il professore del corso di letteratura inglese… e allora Ella comincia a pensare che forse Oxford non è proprio come aveva immaginato.

Ma deve ricredersi. Un drink a tarda notte con Jamie svela un feeling che Ella non si aspettava certo di trovare, e quella che inizia come un'avventura casuale comincia presto a diventare qualcosa di molto più profondo. Jamie, però, nasconde un segreto. E quando Ella lo scopre si trova di fronte a una decisione apparentemente impossibile: voltare le spalle all'uomo di cui si sta innamorando per seguire i suoi sogni, o restare con lui ad affrontare una situazione per la quale nessuno dei due è davvero pronto. 
Così, mentre la fine del suo anno a Oxford si avvicina rapidamente, Ella deve decidere se i sogni che vuole realizzare sono sempre gli stessi. 


RECENSIONE

Julia Whelan è una storia inaspettata e intensa, a tratti anche commovente. Protagonista è Ella, una ragazza intelligente, spiritosa, acuta e determinata ad inseguire i suoi sogni, che si trasferisce temporaneamente in Inghilterra per poter frequentare l’università di Oxford e pianificare la sua futura, promettente carriera. Tuttavia, i suoi piani viene stravolti quando incontra Jamie Davenport, il professore del corso di letteratura inglese. Jamie è gentile, dolce, coraggioso e attraente per le sue piccole stranezze e per l’umorismo che possiede. Un mix di calma e tempesta. Ella e Jamie sono due personaggi intelligenti legati da una connessione speciale che ci affascinano con le loro battute e con le lunghe conversazioni sulla poesia. Man mano che la storia progredisce vediamo come la loro conoscenza comincia ad approfondirsi, i sentimenti iniziano a cambiare, l’attrazione ad aumentare finché le cose diventano più complicate di quelle che sembrano. Una storia che inizia con l’affetto e il rispetto e si tramuta in amore. Non ci troviamo di fronte ad un amore romantico di quello che leggiamo spesso nei romanzi rosa, ma ad un amore che mette le persone di fronte a delle scelte e a dura prova i sentimenti. Pagina dopo pagina attraverso una scrittura scorrevole e appassionante e ad una narrazione affidata esclusivamente alla protagonista femminile veniamo catapultati a Oxford attraverso immagini vivide e realistiche che, anche se non sono accurate, riescono comunque a trasmettere sensazioni e a proiettare la storia nella mente del lettore come la vera e propria sceneggiatura su cui è basato questo libro. Sebbene i personaggi affronti problemi seri, il romanzo riesce comunque a mantenere un tono spensierato. Una storia toccante di amore, dolore e nuovi inizi, dall'atmosfera retrò, che ci lancia un messaggio importantissimo che mai dovremmo dare per scontato: vivi intensamente e ama come se non ci fosse un domani. Nella vita non contano gli obiettivi e i traguardi ma più il modo in cui viene raggiunto il traguardo perché durante il percorso gli obiettivi possono cambiare.


Raffaella







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