giovedì 11 giugno 2020

RECENSIONE "Mare calmo, isolati misteri" di Simona Soldano

Buongiorno lettori, Raffaella ci parla di Mare calmo, isolati misteri, il romanzo d'esordio di Simona Soldano uscito oggi con Garzanti. Avete mai desiderato di allontanarvi dalla solita routine e andare a vivere su un’isola sperduta del Mediterraneo? È quello che fa la protagonista del libro, improvvisandosi anche investigatrice per caso per indagare su un mistero che vuole risolvere a tutti i costi.


TITOLO: Mare calmo, isolati misteri
SERIE: no serie, autoconclusivo
AUTORE: Simona Soldano
DATA DI PUBBLICAZIONE: 11 Giugno 2020
EDITORE: Garzanti
GENERE: narrativa contemporanea
AMBIENTAZIONE: Italia
FINALE: chiuso
PROTAGONISTA: Martina, donna alla ricerca della tranquillità.





TRAMA

Professione: guardiana del faro.
Indirizzo di residenza: un’isola sperduta.
Passione: indagare.
Come la descrivono gli altri: ironica, cinica e irriverente.
Passatempo preferito: dire sempre quello che pensa.

Martina ce l’ha messa tutta per avere una vita come gli altri. È andata a feste, aperitivi, pranzi di famiglia; ha persino avuto qualche fidanzato. Salvo realizzare, anni dopo, che non ama la compagnia delle persone. A dire il vero, proprio non la sopporta; in altre parole, si è scoperta un’incorreggibile misantropa.

La soluzione è andare via, lontano, trasferirsi in un luogo impossibile da raggiungere per chiunque: un faro sperduto nel Mediterraneo. Su quell'isola potrà starsene per i fatti suoi, con la sola compagnia del vento, del mare e del cielo infinito. Ma si sa, nulla va mai come ci si immagina.

Il mare non è mai davvero calmo e gli imprevisti sono sempre all’orizzonte. Per Martina, l’inconveniente è rappresentato da un invito a cena da parte dell’uomo che abita l’isola prospiciente la sua. Non può certo rifiutare ed è anzi sorpresa di come il suo ospite parli di rado e faccia poche domande. L’alone di mistero che lo avvolge svanisce appena Martina è di nuovo al sicuro sul suo scoglio remoto, finché, qualche giorno dopo, le arriva la notizia che l’uomo è morto. Si è impiccato. Per tutti si tratta di suicidio. Ma c’è una vocina che non smette di farsi sentire nella testa di Martina: e se si fosse trattato di un omicidio? Che le poche frasi pronunciate durante la cena fossero un indizio per lei? Una richiesta di aiuto? Martina non può resistere alla tentazione di indagare. Così, si trasforma in una detective per caso, o forse per sbaglio. Perché solo lei può capire che cosa è successo davvero. Proprio lei a cui non interessa degli altri. E chissà se poi è proprio così…



Simona Soldano è un’esordiente di talento che, con penna sottile e arguta, tratteggia una protagonista unica che dice sempre quello che pensa. In un vecchio faro, su un’isola sperduta e circondata dalle onde, dà voce a una storia affascinante e pungente, in cui i misteri non chiedono il permesso. Quando arrivano non si può fare altro che dare spago all’intuito, ovunque ci porti.


RECENSIONE

Simona Soldano fa il suo esordio con un libro di narrativa ambientato su un’isola sperduta. Protagonista della storia è Martina, una giovane donna solitaria e sfrontata che decide di dare una svolta radicale alla sua vita: andare a vivere su un’isola sperduta dell’arcipelago del Mediterraneo e diventare la guardiana del faro.
In quel luogo silenzioso e quiete, scandito dal rumore delle onde che si infrangono sulle rocce o dal suono dei pensieri nella mente, ritrova la pace della mente e la solitudine di cui aveva bisogno da tempo, dedicandosi a se stessa e a ciò che le piace fare. Attraverso una prosa curata e calma che rispecchia la placidità di quel luogo, l’autrice riesce a riportare su carta e di conseguenza a noi questo stato d’animo che ci distende l’animo mentre leggiamo, creando una sorta di simbiosi tra lettore e romanzo. La narrazione è abbastanza piatta, non è avvincente come si aspetterebbe da un giallo, ma al tempo stesso si possono apprezzare le varie sfumature che l'autrice vuole trasmetterci. Posso dire che sicuramente non è libro per tutti e che va letto attraverso gli stati d'animo e le sensazioni. La protagonista rappresenta un po’ tutti noi, stanchi della solita routine che ci sfianca, desiderosi di staccare la spina e dirigerci verso un luogo sereno e silenzioso per fermare i pensieri. Martina incarna la determinazione di inseguire i propri sogni, ma anche il coraggio di uscire dalle proprie insicurezze e guardare verso l’ignoto; l’isola invece, rappresenta l’inaspettato, l’imprevedibilità degli eventi ma anche lo stupore. Il lettore si lascia cullare dalle onde del mare dimenticando il resto del mondo, ammira la bellezza di un luogo incontaminato lontano dall'uomo e delle leggende che aleggiano attorno. Imprevista è la scoperta della presenza di altre persone sull'isola vicina in cui vive un anziano signore dall'aura misteriosa e tormentata che la invita più volte a cenare da lui.
Ma esistono dei misteri legati alla storia della famiglia dell’uomo e delle verità celate che Martina si ostina a voler scoprire, improvvisandosi investigatrice per caso. È affascinante osservare attraverso gli occhi della protagonista l’immensità dell’oceano, sentirsi sfiorare dal freddo gelido dell’aria e ammirare la bellezza di luoghi insoliti come il faro, lontano dal rumore della vita che si muove. L’autrice ci fa riscoprire la bellezza dell’isola, i profumi che aleggiano nell'aria, l’odore del mare, la sabbia sotto le dita, l’aria e il vento che sfiora il viso e ci porta insieme a Martina ad indagare su un mistero che si infittisce sempre di più. Durante la lettura ho avvertito un velo di malinconia che avvolge l’intera storia e che il lettore sente sin dalla prima pagina anche nella protagonista. Mare calmo, isolati misteri è una storia di coraggio che scava nelle emozioni dell’animo umano e che ci insegna a inseguire i nostri sogni per trovare la tranquillità e la pace interiore che desideriamo.


Raffaella








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