mercoledì 1 luglio 2020

BLOG TOUR "Il libro delle meraviglie e altre fantasmagorie" di Lord Dunsany: AMBIENTAZIONE E TEMATICHE


Buongiorno, oggi in occasione del blog tour dedicato al romanzo Il libro delle meraviglie e altre fantasmagorie di Lord Dunsany edito Mondadori ospitiamo la tappa dell'ambientazione e delle tematiche.
DATA DI PUBBLICAZIONE: 30 Giugno 2020

TITOLO: Il Libro delle meraviglie e altre fantasmagorie

AUTORE: Lord Dunsany

GENERE: fantasy
EDITORE: Mondadori

TRAMA

Due romanzi (La Figlia del Re degli Elfi e La maledizione del veggente) e due raccolte di racconti (Il Libro delle Meraviglie e Demoni, uomini e dèi), arricchiti da eleganti illustrazioni: questo volume permette di riscoprire un autore fantastico poco noto ma di grande suggestione, che lo stesso Lovecraft descrisse come «insuperabile nella magia di una prosa cristallina e musicale e nella creazione di mondi sgargianti e fantastici di iridescenti visioni esotiche».





BLOG TOUR 


Lord Dunsany, pseudonimo di Edward Plunkett, è stato uno scrittore e drammaturgo di origini irlandesi, famoso per le sue opere fantastiche e dell’orrore. È considerato il primo autore all'inizio del Novecento ad aver ripreso e perpetuato la tradizione dell’avventura fantastica racchiusa in un mondo immaginario.

In questa tappa vi parlerò dell’ambientazione e delle tematiche che l’autore affronta nei suoi libri.



Ambientazione


Per quanto riguarda le ambientazioni, Dunsany colloca le sue opere in uno scenario che volge a Oriente. Infatti, molte città fantastiche sono brughiere irlandesi o sorgono in mezzo a deserti attraversati da carovane, i re sono sultani e faraoni, gli eroi brandiscono le spade ricurve dell’oriente. Talvolta si parla delle distese dell’Arabia e dell’Africa o di Baghdad, talaltro è un Oriente ancora più remoto a essere evocato: l’India, la Cina, le isole del Pacifico. Le storie di Dunsany nascono e si possono ritrovare ai confini del mondo. Poco importa che ci si arrivi viaggiando a piedi o in treno, per strada o nei sogni, mangiando hashish, ubriacandosi, o semplicemente perdendosi in una grande metropoli. Ogni volta il lettore prova stupore per la scoperta di qualcosa di meraviglioso, a patto di scovare la chiave segreta che ci consentirà l'accesso. L’oriente di Dunsany è uno spazio più mentale che geografico; è la frontiera non raggiunta, non ancora colonizzata, il luogo della bellezza intatta, esplorata solo dai sognatori. Non è un caso che quando il barone scrisse le sue storie fantasy egli non avesse ancora compiuto gran parte dei sui viaggi per il mondo. Per concludere possiamo dire che l’autore crea una serie di rimandi, disseminando i suoi racconti di dettagli evocativi, riferimenti a città misteriose, divinità dimenticate ed eroi di un passato sconosciuto. Molti di questi dettagli non vengono mai chiariti, ma sono semplicemente affidati all'immaginazione del lettore. 



Tematiche 



Dunsany fa uso di tematiche ritornanti quali gli aspetti esoterici e potenzialmente paurosi, l'esaltazione di antieroi, soprattutto ladri che poi soccombono, o di divinità capaci di interagire con gli umani, dando anche sfogo a debolezze tipiche dell'uomo come la gelosia e la vanità. Altro tema utilizzato spesso è quello del politeismo della mitologia greca. Dunsany evade dalla realtà, che comunque costituisce sempre il punto di partenza e di arrivo da cui tutto parte e tutto finisce, e dalla tradizione per accedere in un mondo del sogno grazie a una separazione dello spirito dal corpo da realizzarsi per effetto del sonno o, in alternativa, dell'assunzione di droghe o di alcool. L'elemento del sogno emerge in modo spiccato e ritornante nella narrativa di Dunsany. Gli dei quindi diventano la rappresentazione superiore della figura dello scrittore. Nella meraviglia c'è tanto il bene quanto il male. L'autore non nasconde, infatti, che tra i sogni si annidano gli incubi. Incontriamo dunque paesaggi bucolici e terre deturpate dalle industrie, fantasmi e divinità ostili, riti occulti e misteri indicibili. Nella sua opera più famosa, La figlia del re degli elfi, non vi è alcuna lotta tra il Bene e il Male, perché il tema centrale è l’impatto dell’immaginario sulla vita reale e sulle regole che la governano: un’osservazione attenta dell’animo umano, sempre teso a desiderare qualcosa di diverso da ciò che ha, salvo rimpiangerne poi le conseguenze. Lord Dunsany è fortemente critico riguardo alla società contemporanea, all'industrializzazione, alla civiltà in generale. Egli critica ciò che non gli piace come un qualunque conservatore, ma senza scadere nell'invettiva. Lui è stato un autore capace di amalgamare in modo lodevole l'avventura all'azione, sfruttando le esperienze personali di gran viaggiatore, senza mai dimenticare una caratteristica che sarà smarrita da molti suoi epigoni: l'ironia dissacrante. 

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