sabato 4 luglio 2020

RECENSIONE "Fondazione Anno Zero" di Isaac Asimov




TITOLO: Fondazione Anno Zero
TITOLO ORIGINALE: Forward the Foundation
SERIE: #7 Foundation (ordine di pubblicazione), #2 in ordine cronologico
AUTORE: Isaac Asimov
DATA D’USCITA: 9 Giugno 2020
EDITORE: Mondadori
GENERE: sci-fi - fantascienza
AMBIENTAZIONE: galassia
FINALE: chiuso
PROTAGONISTA: Hari, matematico e inventore della psicostoria.





TRAMA

Il ciclo originale della Fondazione venne pubblicato tra il 1951 e il 1953, subito acclamato come un capolavoro della fantascienza. Trent'anni più tardi tra gli anni '80 e '90 del novecento sono stati pubblicati i due romanzi che costituiscono il prequel della saga. Per la prima volta in questo volume è disponibile l'intera saga.


RECENSIONE

Fondazione Anno Zero è il settimo ed ultimo volume del ciclo della Fondazione in ordine di pubblicazione ma al tempo stesso il secondo prequel in ordine cronologico. Nonostante ciò, vi consiglio di leggere la serie in ordine di pubblicazione piuttosto che in ordine cronologico. Pubblicato nel 1993, la storia si svolge su Trantor, il pianeta governativo dell’Impero Galattico, otto anni dopo gli eventi di Preludio alla Fondazione. Nonostante l’arco temporale della narrazione sia piuttosto lungo, essendo spalmato per tutta la rimanente vita di Seldon, il ritmo è intenso e discretamente serrato e non mancano colpi di scena. Il personaggio principale è sempre Hari Seldon, il geniale matematico impegnato nello sviluppo e nell'applicazione pratica della psicostoria, dotato di astuzia e scaltrezza, che si trova alle prese con i problemi verificatisi nella gestione di un grande impero. Il romanzo quindi racconta la lotta di Seldon per tenere ben salda la Fondazione mentre l’Impero si sta deteriorando e sta iniziando a cadere. Fondazione Anno Zero è un romanzo solido in cui Asimov esplora le idee piuttosto che raccontare storie avvincenti e frenetiche. La caratterizzazione tende ad essere migliore rispetto ai libri precedenti: i personaggi principali e secondari hanno più profondità e la struttura della trama tende ad essere più intricata e complessa. Ciò che rende questo romanzo più di un romanzo di fantascienza è l’aspetto semi-autobiografico che l'autore ne dà: Hari Seldon è chiaramente una versione idealizzata di Asimov che, avvicinandosi alla fine della sua vita, incentra questa storia sulla morte. Hari Seldon sta invecchiando e si trova occupato con il corso che la sua vita e il suo lavoro stanno prendendo ma soprattutto con il dolore di fronte alla morte di amici, famigliari e colleghi. E proprio questo aspetto è evidente con la società che descrive in questo romanzo che sta lentamente morendo attorno a Seldon, il quale sembra rendersi lentamente conto della sua incapacità di fermarlo. È difficile quindi fare in modo che l’ultimo pezzo di un puzzle complesso si adatti perfettamente a tutto il resto, ma Asimov con la sua genialità c’è riuscito perfettamente, lasciando tutto esattamente dove deve essere. Insomma, una serie che vi consiglio assolutamente se siete appassionati di fantascienza o se volete approcciarvi a questo genere appassionante e unico.


Raffaella







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