TITOLO: L'orlo della Fondazione
TITOLO ORIGINALE: Foundation's Edge
SERIE: #4 Foundation (ordine di pubblicazione), #6 in ordine cronologico
AUTORE: Isaac Asimov
DATA D’USCITA: 9 Giugno 2020
EDITORE: Mondadori
GENERE: sci-fi - fantascienza
AMBIENTAZIONE: galassia
FINALE: chiuso
TRAMA
Il ciclo originale della Fondazione venne pubblicato tra il 1951 e il 1953, subito acclamato come un capolavoro della fantascienza. Trent'anni più tardi tra gli anni '80 e '90 del novecento sono stati pubblicati i due romanzi che costituiscono il prequel della saga. Per la prima volta in questo volume è disponibile l'intera saga.
RECENSIONE
L'orlo della fondazione è il quarto volume della trilogia originale della Fondazione in ordine di pubblicazione ma al tempo stesso il sesto libro in ordine cronologico. Pertanto vi consiglio di leggere la serie in ordine di pubblicazione piuttosto che in ordine cronologico. Pubblicato dopo trent'anni dal terzo volume, Seconda Fondazione, dopo le pressioni da parte dei fan e degli editori, L'orlo della Fondazione è il primo romanzo ad essere mai entrato nella classifica dei best seller del New York Times. Ha vinto anche nel 1983 l'Hugo Award e il Locus Awars come miglior romanzo ed è stato nominato per il Nebula Award come miglior romanzo nel 1982. Nei precedenti volumi abbiamo compreso che il matematico Hari Seldon con la sua psicostoria è stato in grado di prevedere l'evoluzione della società umana, e l’alternarsi delle Crisi Seldon che ogni tot anni si compiono. La storia è ambientata cinquecento anni dopo l’istituzione della Fondazione. Il piano Seldon va a gonfie vele e la Prima Fondazione è all’apice della sua forza con la sua dominazione su tutti i pianeti vicini, la sua tecnologia avanzata e la sua potenza militare. La Prima Fondazione crede che la minaccia della Seconda Fondazione che controlla la mente sia stata eliminata e che ora esiste una sola Fondazione, la loro. A questo punto entra in gioco il personaggio di Golan Trevize, membro del Consiglio che crede che il piano Seldon sia troppo perfetto e che c’è sicuramente qualcosa di sbagliato quando le cose vanno per il verso giusto. Dare voce a questa idea così controversa si rivela poco saggio quando viene espulso dal pianeta Terminus (sede della Fondazione) e viene incaricato di compiere una missione segreta per localizzare la Seconda Fondazione in modo che la Prima possa eliminarla una volta per tutte. Ma durante il percorso troverà tante sorprese. Nonostante questo libro non abbia molta azione, devo dire che rimane avvincente. La storia si basa principalmente sui dialoghi piuttosto che sulla narrazione, così da utilizzare un metodo efficace per calamitare l’attenzione del lettore e per non rendere il libro mai noioso. Il world building è ben costruito attraverso la società e la cultura telepatica della Seconda Fondazione e la gente del pianeta Gaia. I principali punti di forza sono le idee epiche, la costruzione del mondo e la trama, ragion per cui Asimov rimane uno degli autori di fantascienza più famosi di tutti i tempi. È interessante vedere i robot e le loro leggi nella Fondazione. La prosa è scorrevole e appassionante, ordinata e leggibile e, seppur appaia di difficile comprensione, in realtà racchiude storie complesse e intricate ma di facile lettura, anche per chi non è abituato a leggere questo genere. I dialoghi sono spesso spiritosi e divertenti, i personaggi sono un po’ piatti ma assolutamente indimenticabili. L’orlo della Fondazione è un libro che parla di equilibri, dell’importanza delle decisioni che compiano, di Universo e di razza umana. Se siete amanti della fantascienza o se volete sperimentare un nuovo genere, vi consiglio assolutamente di iniziare con il ciclo della Fondazione per essere catapultati nel mondo unico e tutto da scoprire del genio di Isaac Asimov.
Raffaella
Raffaella
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