martedì 14 luglio 2020

RECENSIONE "La tua forma" di Francesca Bufera

Buon pomeriggio lettori, Manuela ci parla de La tua forma, il romanzo contemporaneo mm di Francesca Bufera uscito la scorsa settimana con Triskell Edizioni. Cosa succede quando un nuovo e travolgente ragazzo si scontra con il carattere chiuso e scontroso di Stefano e lo destabilizzerà con un approccio divertente e scanzonato? Saprà Marco abbattere le difese che Stefano si è costruito e quest'ultimo riuscirà a riconoscere l’amore vero? Leggete la storia di Stefano e Marco e lo scoprirete.



TITOLO: La tua forma
SERIE: no serie, autoconclusivo
AUTORE: Francesca Bufera
DATA DI PUBBLICAZIONE: 8 Luglio 2020
EDITORE: Triskell Edizioni
GENERE: contemporaneo MM
AMBIENTAZIONE: Italia
FINALE: chiuso
PROTAGONISTI: Stefano, vicepreside di una scuola estiva; Marco, educatore.





TRAMA

Che succede quando una forza che per natura attira gli altri si scontra con un’altra che altrettanto istintivamente li respinge? È ciò che si domanda Stefano, stacanovista che si divide tra studio universitario e insegnamento. Richiamato da una vecchia conoscente a dirigere con lei una scuola estiva nel Golfo dei Poeti, il suo rigore didattico è motivo di attrito quotidiano con gli educatori suoi coetanei, abituati invece a trattare i bambini con allegria ribelle e colorata. Nessuno sa che Stefano, dietro la maschera di fermezza, cela un senso di colpa inscalfibile per il modo in cui ha fatto naufragare l’unica relazione importante della sua vita, con un uomo che non vede più da quattro anni. Un’uscita controvoglia, un gatto fulvo e gli azzurri di Porto Venere lo aiuteranno a superare il passato, spingendolo tra le braccia di un nuovo travolgente amore che da due estati, senza che se ne accorgesse, è sempre stato a un passo da lui. 

RECENSIONE

In questo libro Francesca Bufera ci presenta varie tematiche: prima tra tutte il senso di inadeguatezza e la solitudine che può provare una persona che s’incolpa di aver fatto naufragare la sua prima storia d’amore importante, in secondo luogo il problema di venire a patti con la propria omosessualità e il relativo coming out con famiglia, amici, e altre persone.
A queste due tematiche si associa anche quella dell’eccessiva timidezza del protagonista che per paura di tutto respinge gli altri diventando burbero e scostante. Stefano si presenta come il tipico esempio di una persona rigida e severa in realtà scopriremo che è una persona fragile e insicura segnata dall'insuccesso della sua storia d’amore precedente e da vicende famigliari. È il classico pesce fuor d’acqua nelle situazioni sociali a meno che non siano rigidamente controllate in rapporti istituzionali che lo preservino dal manifestare qualsiasi emozione. Proprio per questo si ammazza di lavoro all'università come ricercatore e alla scuola estiva per riempire il vuoto della propria vita. Quando incontra Marco Politi, un educatore della scuola estiva che ritorna per il secondo anno consecutivo, incominciano i problemi. Marco infatti è gay dichiarato e fiero di esserlo e prova un’attrazione per Stefano già dall’anno precedente e farà di tutto per conquistarlo. Stefano inizialmente terrà le distanze, ma pian piano sarà costretto a interagire con Marco e prendere coscienza di tante cose che ribalteranno la sua vita. Dovrà scendere a patti con la realtà e capire che seguire le sue inclinazioni e farlo alla luce del sole non è sbagliato e dovrà ammettere cosa prova per Marco senza rimuginare troppo. Marco lo spronerà in tutti i sensi utilizzando un approccio diretto, divertente e scanzonato, tanto che a volte sembra prenderlo in giro, e proprio per questo risulta spiazzante.
Tutto ciò però inizia a scalfire le chiusure di Stefano innescando il cambiamento. Se da una parte i protagonisti sono ben caratterizzati, dall'altra l’eccessiva introspezione di Stefano, che analizza ogni minimo dettaglio di quello che gli succede e al tempo stesso si fa prendere da mille dubbi e problemi, risulta credibile nella prima parte del libro, ma nel proseguo della storia diventa un po’ pesante e mette parzialmente in ombra l’elemento romance della storia che più di tanto non avvince. Anche la scelta dell’autrice di usare la narrazione di Stefano in prima persona non gioca moltissimo a favore in quanto si ha solo il suo punto di vista, anche se nonostante ciò il personaggio di Marco risulta ben delineato e caratterizzato. A movimentare la storia ci sono però altri personaggi amici e colleghi di entrambi che arricchiscono l’azione soprattutto nella seconda parte del libro. Una menzione particolare va all'amica di Stefano, Claudia che si rivela un appoggio fondamentale per lui. Ci troviamo quindi di fronte a un romanzo ben scritto e ambientato a cui manca però un po’ di verve e di leggerezza e soprattutto di romanticismo che vada a rompere l’eccessiva introspezione della storia.


Manuela






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