Buongiorno lettori, Raffaella ci parla de I truffatori, il noir di Jim Thompson uscito la settimana scorsa con HarperCollins. Un noir psicologico avvincente e inquietante che si sofferma sui lati oscuri dell’animo umano.
TITOLO: I truffatori
TITOLO ORIGINALE: The Grifters
SERIE: no serie, autoconclusivo
AUTORE: Jim Thompson
DATA DI PUBBLICAZIONE: 6 Agosto 2020
EDITORE: HarperCollins
GENERE: noir psicologico
AMBIENTAZIONE: America
FINALE: chiuso
PROTAGONISTI: Roy, giovane delinquente; Lilly, madre di Roy; Moira, amante di Roy.
TRAMA
Nel calcolo delle probabilità, l’imponderabile va sempre messo in conto. Ecco perché il trucchetto oliato e utilizzato un’infinità di volte con successo da Roy Dillon, truffatore spregiudicato e senza scrupoli, si dimostra un’arma a doppio taglio: il negoziante che lo smaschera non ci pensa due volte e gli assesta un colpo tremendo allo stomaco con una mazza da baseball.
Da questo momento, Dillon è costretto a nascondersi nella camera d’albergo di una località della California del sud e a leccarsi letteralmente le ferite. Almeno una cosa saggia l’ha fatta: ha cambiato residenza continuamente, per sfuggire alla rabbia delle vittime dei suoi raggiri e anche per eludere la sua giovane madre Lilly, che non vede da tempo. È proprio lei a presentarsi a sorpresa e a mettere a lui e alla sua odiosa fidanzata Moira i bastoni fra le ruote. È forse un modo per salvare il figlio da se stesso e da quella fidanzata che lei detesta?
L’ambiente dei biscazzieri è malsano e le insidie si celano ovunque. Malavitosi spietati, femmes fatales e miserie umane fanno il paio con una scelta di vita perennemente in bilico tra la legalità e un disperato bisogno di normalità.
Da questo romanzo, con il suo finale a sorpresa e il suo ritmo incalzante, intriso di humour nero, nel 1990 Stephen Frears ha tratto il film Rischiose abitudini, con un terzetto di attori formidabili come John Cusack, nei panni di Roy, Anjelica Huston, in quelli di Lilly, e Annette Bening, che interpreta Moira.
RECENSIONE
I truffatori è il titolo del noir di Jim Thompson, un autore che riesce ad esplorare l’oscurità dell’essere umano e a caratterizzarlo a livello psicologico. La storia si incentra su tre protagonisti che per mestiere hanno un unico obiettivo: ingannare e raggirare gente ingenua così da avere uno stile di vita agiato.
Roy Dillon è un giovane delinquente con la faccia da bravo ragazzo che vive di piccoli raggiri; sua madre, Lilly, è una determinata agente del racket per conto della malavita, mentre la sua ragazza, Moira Langtry, è un'affascinante truffatrice senza scrupoli in cerca di un socio per realizzare un grosso colpo. Ma l'immediata rivalità che nasce tra le due donne nella vita di Roy scatenerà una guerra senza esclusione di colpi. L’autore è stato abile nel mettere al centro della storia il controverso rapporto che lega i tre protagonisti e la psicologia di ognuno di loro, creando un mix di dramma e umorismo, sarcasmo e cinismo. Con uno stile di scrittura scorrevole e ipnotizzante fatto di dialoghi taglienti, l’autore ci catapulta in un vero e proprio triangolo di seduzione e odio, bramosia e vendetta, sessualità e violenza, soffermandosi nella descrizione dei lati oscuri dell’animo umano, sullo sfondo di una suggestiva ambientazione che fonde la cornice dei classici noir con elementi moderni e che passa dalle torride e assolate strade di Los Angeles alle cupe atmosfere notturne di San Diego. Roy, Lilly e Myra rappresentano tre anime disperate, inesorabilmente votate all'autodistruzione, dominate dal potere del denaro e senza più nessuna speranza di salvezza né di redenzione, coinvolti in uno spietato gioco in cui i reciproci ruoli di vittime e carnefici sono sovvertiti di continuo. Insomma, se avete voglia di leggere un noir psicologico avvincente e inquietante che mostra l’altra faccia del sogno americano e che termina con un finale atroce quanto memorabile, leggete I truffatori.
Roy Dillon è un giovane delinquente con la faccia da bravo ragazzo che vive di piccoli raggiri; sua madre, Lilly, è una determinata agente del racket per conto della malavita, mentre la sua ragazza, Moira Langtry, è un'affascinante truffatrice senza scrupoli in cerca di un socio per realizzare un grosso colpo. Ma l'immediata rivalità che nasce tra le due donne nella vita di Roy scatenerà una guerra senza esclusione di colpi. L’autore è stato abile nel mettere al centro della storia il controverso rapporto che lega i tre protagonisti e la psicologia di ognuno di loro, creando un mix di dramma e umorismo, sarcasmo e cinismo. Con uno stile di scrittura scorrevole e ipnotizzante fatto di dialoghi taglienti, l’autore ci catapulta in un vero e proprio triangolo di seduzione e odio, bramosia e vendetta, sessualità e violenza, soffermandosi nella descrizione dei lati oscuri dell’animo umano, sullo sfondo di una suggestiva ambientazione che fonde la cornice dei classici noir con elementi moderni e che passa dalle torride e assolate strade di Los Angeles alle cupe atmosfere notturne di San Diego. Roy, Lilly e Myra rappresentano tre anime disperate, inesorabilmente votate all'autodistruzione, dominate dal potere del denaro e senza più nessuna speranza di salvezza né di redenzione, coinvolti in uno spietato gioco in cui i reciproci ruoli di vittime e carnefici sono sovvertiti di continuo. Insomma, se avete voglia di leggere un noir psicologico avvincente e inquietante che mostra l’altra faccia del sogno americano e che termina con un finale atroce quanto memorabile, leggete I truffatori.
Raffaella
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