giovedì 13 agosto 2020

RECENSIONE "P.S. Mi manchi" di Winter Renshaw

Buon pomeriggio lettori, Raffaella ci parla di P.S. Mi manchi, il secondo volume della serie P.S. di Winter Renshaw uscito oggi con Newton Compton. Una storia di odio e amore tra due coinquilini costretti ad una convivenza forzata. Pronti a conoscere Melrose e Sutter?


TITOLO: P.S. Mi manchi
TITOLO ORIGINALE: P.S. I miss You
SERIE: #2 P.S.
AUTORE: Winter Renshaw
DATA D’USCITA: 13 Agosto 2020
EDITORE: Newton Compton
GENERE: rosa contemporaneo
AMBIENTAZIONE: America
FINALE: chiuso
PROTAGONISTI: Melrose, coinquilina di Sutter; Sutter, coinquilino di Melrose.





TRAMA

Cara Melrose,
la prima volta che ti ho incontrata, eri una sconosciuta. La seconda volta, la mia coinquilina. La terza volta, hai chiarito che stavi per diventare la più grande spina nel fianco che avessi mai conosciuto. Canti troppo forte sotto la doccia e usi tutta l’acqua calda. Sei prepotente da morire. Mi rendi la vita molto complicata. Ma per quanto ci provi, non riesco a smettere di pensare a te. Non riesco a smettere di desiderarti. Stavo per dirtelo. Stavo per ingoiare il mio orgoglio, lasciar perdere i miei modi da bastardo e mostrarti un lato di me che nessun altro ha mai visto prima... ma poi c’è stata una confessione che ha cambiato tutte le carte in tavola; una bomba nucleare che mi ha fermato. Come ho fatto a non prevederlo, non lo saprò mai.

Sutter
P.S. Mi manchi.

RECENSIONE

Winter Renshaw torna con il secondo volume della serie P.S. composta da libri autoconclusivi che possono essere letti in modo indipendente.
Una storia di odio e amore tra due coinquilini costretti ad una convivenza forzata. Melrose è una donna sfacciata, grintosa, determinata e forte che cerca con tutte le sue forze di raggiungere il suo personale successo lavorativo. La sua vita si complica quando accetta di diventare la coinquilina di Sutter Alcott, mettendo in moto nuovi scenari inaspettati. Sutter è un uomo affascinante, che ha avuto un passato difficile e che nel presente ha un grande senso di responsabilità nei confronti di una persona a lui cara. Melrose e Sutter si ritrovano per caso a dividere la stessa abitazione; fin da subito si scontrano, si lanciano frecciatine perché provengono da mondi diversi e hanno due caratteri opposti. Con Sutter sono subito scintille, perché lui presume che lei sia una di quelle donne snob e viziate, abituate ad avere tutto, ma Melrose risponde alle battute sarcastiche che lui le lancia e non si tira indietro quando deve tenergli testa. Melrose è dolce e premurosa, Sutter è introverso e lunatico. Ciò che nessuno dei due vuole ammettere è quanto la loro convivenza celi la crescente tensione sessuale che i due avvertono, unita ai pregiudizi che hanno l’una dell’altro. Man mano che procediamo con la lettura i due iniziano a conoscerti meglio, a spogliarsi dei preconcetti e degli strati superficiali e a scoprono che sono molto di più di quello che mostrano.
Quella che in apparenza è la solita storia di odio-amore dovuta ad una convivenza forzata e alle circostanze che li tengono uniti, si rivela una lettura piacevole con una sua profondità. La narrazione è affidata ad entrambi i protagonisti così da permettere al lettore di entrare nella loro mente e di scoprire le cose non dette. Un personaggio importante è Tucker, fratello di Sutter, che io ho adorato e che spero amerete anche voi. Con il suo stile scorrevole e lineare, l’autrice ci porta per mano a conoscere la nascita di questo amore e delle seconde possibilità che ci offre la vita. Non troverete drammi, malinconia o angoscia come nel precedente volume ma una storia sensuale e dolce, assolutamente non volgare. P.S. Mi manchi è un romanzo che tratta tematiche importanti come i pregiudizi, le barriere che mettiamo tra noi e le altre persone, la possibilità di farci conoscere per quello che siamo e non per quello che vogliamo mostrare, ma anche l’instancabilità di una donna che lotta che per ottenere il lavoro che desidera. Leggere questo romanzo significa vedere uno di quei film d’amore che tanto amiamo, grazie all'abilità dell’autrice di saperlo narrare e costruirlo perfettamente.


Raffaella







Nessun commento:

Posta un commento