martedì 6 ottobre 2020

RECENSIONE "Il gatto che voleva salvare i libri" di Sosuke Natsukawa

 



TITOLO: Il gatto che voleva salvare i libri
SERIE: no serie, autoconclusivo
AUTORE: Sosuke Natsukawa
DATA DI PUBBLICAZIONE: 6 Ottobre 2020
EDITORE: Mondadori
GENERE: narrativa contemporanea
AMBIENTAZIONE: Giappone
FINALE: chiuso
PROTAGONISTA: Rintaro, adolescente appassionato di libri. 





TRAMA

La libreria Natsuki è un luogo speciale: un negozio polveroso e solitario, dove gli amanti della lettura possono trovare, tra le pagine dei grandi capolavori di tutto il mondo, un'oasi di pace, un rifugio lontano dal frastuono della quotidianità. Quando il proprietario, uomo colto e appassionato, muore improvvisamente, il nipote Rintaro, un ragazzino timido e introverso, eredita la libreria. Il nonno si è preso cura di lui dopo la morte di sua madre e, ora che è scomparso, Rintaro deve imparare a fare a meno della sua saggezza dolce e pacata. La libreria è sull'orlo del fallimento: un'eredità pesante per il ragazzo, anche perché i segnali dal mondo sono piuttosto scoraggianti: poca gente è davvero interessata alla lettura.

Un giorno, mentre Rintaro si crogiola malinconico nel ricordo del nonno, entra in libreria un gatto parlante. Nonostante le iniziali perplessità del ragazzino, il gatto lo convince a partire per una missione molto speciale: salvare i libri dalla loro scomparsa. Inizia così la storia di un'amicizia magica: un'avventura che li porterà a percorrere quattro diversi labirinti per risolvere altrettante questioni esistenziali sull'importanza della lettura e sulla forza, infinita e imperscrutabile, dell'amore.
Una favola dei nostri tempi, un'ode straordinaria al potere del libro e dell'immaginazione.

RECENSIONE

Il gatto che voleva salvare i libri è una storia commovente sul potere dei libri e della lettura. Protagonista della storia è Rintaro, un adolescente solitario che ama immergersi nei libri. Suo nonno è proprietario di un piccolo negozio di libri usati in un angolo della città, la Libreria Natsuki. Un luogo in cui Rintaro si è sempre sentito a casa, in cui ha vissuto tante vite e ha conosciuto tanti personaggi. Tutto cambia quando suo nonno muore e Rintaro si trova con una libreria sull’orlo del fallimento. L’autore è riuscito con delicatezza a narrarci il dolore del protagonista, la solitudine in cui vive ma soprattutto il suo amore per i libri. Un giorno arriva Tora, un gatto parlante dall’aria arrogante ma saggia che lo convince a compiere una missione per salvare i libri dalla loro scomparsa. Insieme a Tora, compirà un viaggio non solo fisico ma soprattutto interiore attraverso quattro labirinti in cui conoscerà altri personaggi dai quali apprenderà insegnamenti fondamentali. La storia ci viene narrata da una narrazione in terza persona ma sempre dal punto di vista di Rintaro, perfettamente delineato. Possiamo immedesimarci in lui, ritrovare quella stessa passione per i libri che abbiamo anche noi, la capacità di isolarci dal mondo reale per entrare in quello dei libri che ci insegna sempre qualcosa e che ci aiuta a comprendere meglio la realtà e le persone. Anche l’ambientazione è ben descritta, senza risultare troppo prolissa, e ci accompagna alla scoperta di posti nuovi e affascinanti. Nonostante un inizio abbastanza lento, la storia acquisisce man mano un buon ritmo e ci catapulta in una storia profonda e delicata. Il gatto che voleva salvare i libri è un intenso romanzo che celebra il potere dei libri e della lettura. Ve lo consiglio assolutamente, non perdetevelo soprattutto se amate i gatti e le storie orientali!


Raffaella








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