venerdì 2 ottobre 2020

RECENSIONE "La settima promessa" di Michela Tilli

 



TITOLO: La settima promessa
SERIE: autoconclusivo
AUTORE: Michela Tilli
DATA D’USCITA: 1 Ottobre 2020
EDITORE: Garzanti
GENERE: narrativa contemporanea
AMBIENTAZIONE: Milano
FINALE: chiuso
PROTAGONISTA: Agata, bambina dodicenne.




TRAMA

I legami più forti non conoscono confini.
Alle porte di Milano c’è un quartiere lontano anni luce dallo sfarzo della città. Un’appendice periferica dove è impossibile distinguere un palazzo dall’altro, una strada dall’altra. È qui che crescono due ragazze che non hanno niente in comune fuorché i loro dodici anni: Imma, taciturna e solitaria, è felice solo con il naso in un libro, isolata da tutto e da tutti. Al contrario, Agata odia l’invisibilità e aspetta con ansia il giorno in cui smetterà di essere la figlia del meccanico. Due mondi che sembrerebbero fatti per non incontrarsi mai. E invece, tra i banchi di scuola, bastano poche parole scambiate sottovoce, un consiglio di lettura e una gentilezza inattesa perché Imma e Agata si scoprano più simili di quanto non credano e comincino a fare affidamento l’una sull’altra. Giorno dopo giorno, la loro amicizia si approfondisce ed entrambe decidono di suggellarla con sette promesse, sette cose belle che piacciono a entrambe e che non smetteranno mai di condividere qualunque cosa accada. Ma spesso le promesse sono destinate a essere infrante. Soprattutto se la realtà entra prepotente a sconvolgere un universo che si credeva invulnerabile. Quando, per un’insignificante coincidenza, Agata e Imma vengono a conoscenza di un oscuro segreto, capiscono che niente sarà più come prima. Perché quel segreto, che lega indissolubilmente le loro famiglie, è un’arma a doppio taglio: potrebbe unirle ancora di più, ma anche costringerle a mettere fine alla loro amicizia.

RECENSIONE

Michela Tilli torna con una nuova storia delicata e profonda che parla di amicizia, scuola e rapporti familiari. Una lettura adatta solo ai ragazzi ma anche agli adulti, che ci fa vedere il mondo attraverso gli occhi di una bambina di dodici anni, attraverso le sue sensazioni ed emozioni. In un ritratto che alterna delicatezza e realtà l’autrice ci fa entrare in una storia bellissima ed emozionante. La protagonista è Agata, una bambina che vive a Quarto Oggiaro, un quartiere di Milano, e che inizia a frequentare la prima media. Fin da subito entriamo nella sua mente, a conoscere la sua famiglia che se prima era unita e si respirava aria di felicità, ora non sta attraverso un buon periodo a causa dei problemi legati al lavoro e ai pochi soldi che arrivano a casa per sfamare tutti i componenti. Agata così ci porta a conoscere cosa significa diventare grandi, con tutti i problemi e le difficoltà che si incontrano lungo il cammino, con la solitudine che sembra occupare le sue giornate, attraverso la sua ingenuità e dolcezza che si scontra con la violenza e la crudeltà del mondo fuori le quattro mura domestiche. A migliorare le sue giornate arriva Imma, una bambina riservata, studiosa e silenziosa, diversa dalle altre, che sembra portare sulle spalle le colpe di suo padre e di suo fratello. Una bambina innocente che si rifugia nei libri per fuggire dalla realtà brutale in cui vive e che se all’esterno appare tranquilla e sicura di sé, dentro ha le sue fragilità e paure. È proprio Imma a mostrare la sua passione per i libri non solo ad Agata ma anche al lettore, alla sua voglia di immergersi in nuove storie, di sognare ad occhi aperti, ma anche di riuscire a capire la realtà. Man mano che leggiamo, Agata viene travolta dai cambiamenti non solo esterni ma anche interiori: sente di non trovarsi a suo agio con le sue amiche di sempre e trova in Imma la sua forza, il sostegno che le mancava da tempo, soprattutto perché anche quest’ultima sta provando le stesse sensazioni e stati d’animo che prova la protagonista. Le due diventano subito amiche ma purtroppo il destino crudele le separa. Cosa succederà? Con uno stile di scrittura delicato e semplice, coinvolgente e ricco di emozioni, Michela Tilli ci accompagna per mano nella vita di Agata e ci mostra non solo i problemi e le inquietudini di quando si diventa grandi ma ci ricorda anche la semplicità e la bellezza di essere bambini, dell’importanza dell’amicizia e del coraggio. Una storia che consiglio assolutamente di leggere.


Raffaella








Nessun commento:

Posta un commento