martedì 6 ottobre 2020

RECENSIONE "Un erede sconveniente" di KJ Charles

Buongiorno lettori, Lara ci parla di Un erede sconveniente, il terzo volume della serie Sins of the Cities di KJ Charles uscito ieri con Triskell Edizioni. La conclusione perfetta di una serie storica avvincente. Abbiamo conosciuto le diversità e le particolarità dei diversi protagonisti, abbiamo vissuto storie romantiche e abbiamo sognato con loro.


TITOLO: Un erede sconveniente
TITOLO ORIGINALE: An Unsuitable Heir
SERIE: #3 Sins of the Cities
AUTORE: KJ Charles
DATA D’USCITA: 5 Ottobre 2020
EDITORE: Triskell Edizioni
GENERE: storico mm
AMBIENTAZIONE: Londra
FINALE: chiuso
PROTAGONISTIPen, trapezista; Mark, investigatore.




TRAMA

Nella Londra vittoriana, un investigatore privato trova la passione, il pericolo e l’amore di una vita mentre dà la caccia a un aristocratico perduto. 

Sulle tracce del figlio segreto di un conte, l’investigatore Mark Braglewicz rintraccia la sua preda a teatro, mentre si esibisce come trapezista con la sorella gemella. Aggraziato, bellissimo, sfuggente e forte, Pen Starling è diverso da chiunque altro Mark abbia mai conosciuto in vita sua… ed è anche tutto ciò che ha sempre desiderato. Ma l’acrobata dalla lunga chioma ha un titolo nobiliare e una fortuna da rivendicare. 

Pen non vuole vivere come un uomo, e men che mai come un nobiluomo. Il pensiero di essere ricco, titolato e sempre sotto i riflettori lo terrorizza. Gli piace la vita che sta vivendo adesso: i suoi giorni sul trapezio, le sue notti insieme a Mark. E non ha intenzione di farsi convincere ad accettare un titolo che potrebbe distruggergli l’anima. 

Ma c’è un assassino che batte le nebbiose strade di Londra e la vita di Pen non è l’unica a rischio. Mark decide di costringere il riluttante erede a passare dal varietà al maniero di famiglia, per salvargli la pelle. Tradito dall’unico uomo di cui pensava di potersi fidare, Pen non vuole mai più rivedere il suo amante. Tuttavia, quando l’assassino va a cercarlo, Pen deve trovare un modo per perdonarlo… o potrebbe non vivere abbastanza a lungo da sentire le scuse di Mark. 

RECENSIONE

Siamo giunti all'ultimo capitolo della serie storica Sins of Cities ambientata nella Londra vittoriana, dove i misteri intricati e i pericoli portano i nostri eroi a una corsa contro il tempo attraverso la nebbia cupa che ammanta tutta la città. 
Come già detto in precedenza, bisogna leggere i libri in ordine d'uscita, perché anche se ogni storia ha una coppia diversa la sottotrama mistery è unica e prende forma e si evolve durante la serie. Segreti e scandali sono stati svelati, un killer inarrestabile è ancora a piede libero, e l'erede di un titolo nobiliare sta per essere messo al posto che gli spetta di diritto. Ero molto curiosa di scoprire come si sarebbe sviluppata la trama di questo ultimo capitolo e avendo precedentemente apprezzato la caratterizzazione unica e particolare dei protagonisti volevo scoprire cosa ci avrebbe riservato l'autrice con Pen, il trapezista erede al titolo nobiliare, e Mark il detective amico di Clem e Roy. Ebbene, al di là della storia che si riallaccia perfettamente ai precedenti libri, alla narrazione dettagliata sul background dei protagonisti e alla storia d'amore che è un vero colpo di fulmine dolce e romantico con quel pizzico di suspense, forse un po' meno accentuato di come siamo stati abituati, quello che rende particolarmente e speciale Un erede sconveniente è la delineazione perfetta dei protagonisti. Pen si racconta attraverso il legame unico con la sua gemella, la realizzazione di un artista che vola sopra gli sguardi estasiati del pubblico. Un ragazzo complesso che lotta ogni giorno con un corpo che non sempre si adatta alla percezione che ha di sé, difficile da decifrare e diffidente nei confronti del mondo. La complessità di Pen entra in collisione con la semplicità pratica e senza pretese di Mark. Il detective che accetta le cose così come sono senza troppe pretese, un uomo che sa cosa vuol dire essere fisicamente diverso da ciò che è 'naturale', Mark che è una stampa in bianco e nero ma vuole conoscere profondamente e accetta totalmente l'illustrazione a coloro che rappresenta Pen così magnifico che sfugge da ogni tipo di definizione. 
Una storia delicata e dolce con il rispetto e la comprensione in primo piano, l'accettazione al di là dei pregiudizi e delle convenzioni. Una storia semplice nella sua evoluzione ma con all'interno una tematica non facile da trattare: la fluidità di genere, a mio avviso, non è semplice da far comprendere e gestire, è facile cadere in eccessi o cliché banali, invece l'autrice è stata eccelsa soprattutto visto il periodo storico in cui si colloca la vicenda. Le interazioni, i dialoghi e i sentimenti danno profondità e emozioni. I personaggi secondari sono fondamentali per la storia, il mio cuore è sempre per Lazarus e per il bar Jack and KnaveLa componente mistery è rilegata più in secondo piano e la sua risoluzione l'ho trovata un po' affrettata, ma nel contesto è più che soddisfacente perché il focus è su Pen e Mark. Un finale perfetto per una serie molto bella che consiglio assolutamente.


Lara







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