DATA DI PUBBLICAZIONE: 20 Ottobre 2020
TITOLO: Tolkien. Il creatore della terra di mezzo
AUTORE: Catherine Mellwaine
GENERE: arte, cinema
EDITORE: Mondadori
TRAMA
J. R. R. Tolkien era un uomo dai mille talenti: esperto linguista, filologo, studioso di letteratura e folclore, ovviamente grande scrittore e creatore di mondi. Ma era anche un abilissimo pittore e disegnatore. Lo testimoniano i ricchi materiali, in gran parte inediti, raccolti in questo volume: lettere, appunti, ma soprattutto illustrazioni, mappe, schizzi di luoghi e personaggi, che mostrano come abbia preso forma nell'immaginazione dello scrittore la Terra di Mezzo che ha affascinato e affascina i sempre più numerosi appassionati di fantasy.
DATA DI PUBBLICAZIONE: 20 Ottobre 2020
TITOLO: Tolkien. I tesori
AUTORE: Catherine Mellwaine
GENERE: arte, cinema
EDITORE: Mondadori
TRAMA
Con molti pezzi unici, tratti dagli Archivi Tolkien conservati alla Bodleian Library, questo libro esplora i molteplici aspetti della vita e dell'opera di J.R.R Tolkien, dall'infanzia nelle Midlands agli studi a scuola e all'università, fino all'esperienza della Prima Guerra mondiale. Sono qui raccolte le illustrazioni per il "Silmarillion", "Lo Hobbit" e "Il Signore degli Anelli", insieme alle complesse mappe che Tolkien stesso disegnò per spiegare la topografia della Terra di Mezzo, il continente da lui inventato.
TAPPA: Tolkien, la vita
- Infanzia
John Ronald Reuel Tolkien nacque a Bloemfontein, nell’allora Stato Libero dell’Orange (oggi Sudafrica), il 3 gennaio 1892, da Arthur Reuel Tolkien (1857-1896) e da Mabel, nata a Suffield (1870-1904). I genitori erano inglesi, originari di Birmingham.
All’età di tre anni, nel 1895, per motivi di salute si trasferì con la madre ed il fratello Hilary Arthur Reuel in Inghilterra, a Sarehole, un sobborgo di Birmingham. Il padre non poté raggiungerli perché afflitto da febbri reumatiche che lo porteranno alla morte, il 15 febbraio 1896, senza potersi ricongiungere alla famiglia.
I paesaggi rurali inglesi dell’infanzia e i contadini che li abitavano avranno una parte importante nell’ispirazione della Contea e degli Hobbit, protagonisti delle sue opere più conosciute. Fondamentale retaggio degli anni trascorsi con la madre per la vita e l’attività professionale di Tolkien sono anche la passione per le antiche fiabe e le lingue straniere e la conversione dall’Anglicanesimo al Cattolicesimo, scelta compiuta da Mabel ed estesa ai figli. La conversione porta però gravi conseguenze, in quanto sia la famiglia Tolkien sia la famiglia Suffield, di tradizione anglicana, interrompono ogni contatto con i parenti divenuti cattolici, negando loro ogni aiuto anche economico. Le condizioni della famiglia peggiorano, e la dura prova di allevare da sola i figli nelle ristrettezze in cui si trova contribuirà alla prematura morte di Mabel nel 1904.
- Vita da studente
Tolkien e il fratello furono affidati a Padre Francis Xavier Morgan, sacerdote dell’Ordine degli Oratoriani, sotto la cui guida lo scrittore dimostrò un grande talento nello studio delle lingue antiche come il latino, il greco e il gotico. In questi anni cominciò anche a lavorare a una lingua di sua invenzione, la lingua delle fate, che perfezionò nel corso degli anni futuri.
Durante gli anni dell’università non smise di lavorare alla sua lingua inventata e sviluppò una grande passione per mondi fantastici popolati da mostri, strane creature, elfi, gnomi, streghe, stregoni, guerrieri, cavalieri, montagne e foreste incantate, legati alle leggende e alla mitologia dell’Europa settentrionale.
All’età di diciotto anni s’innamorò di Edith Bratt ma Padre Morgan gli impedì di vederla o di scriverle fino all’età di ventuno anni, quindi Tolkien si dedicò ai suoi studi di lingua e letteratura anglosassone presso l’Exeter College di Oxford, dove si laureò nel 1915.
Importanti in questi anni sono anche le sue esperienze nelle associazioni studentesche Società del Dibattito e TCBS. Proprio in questi anni iniziò a lavorare ad un linguaggio da lui inventato. Nel 1915 gli fu conferito il titolo di Bachelor of Arts all’Exeter College di Oxford. Contemporaneamente portò avanti molti tentativi poetici.
- Guerra
Allo scoppio della Prima Guerra Mondiale, nel 1914, Tolkien ritarda l’arruolamento, nonostante le pressioni dei tre amici, che si arruolano invece subito. Lo scrittore entrerà nell’esercito solo nel 1915, come sottotenente nel battaglione dei Lancashire Fusiliers.
Lo stipendio da ufficiale, anche se magro, gli consente di superare le croniche difficoltà economiche che lo opprimono e di sposare Edith Bratt nel 1916.
Nello stesso anno partecipa alla battaglia della Somme, esperienza che ha grande influenza sulla sua vita e sulla sua personalità, dove l’amico Rob Gilson perde la vita (successivamente verrà ucciso anche Geoffrey Smith). Nonostante questo, come testimoniano alcune sue lettere, anche nel corso della vita in trincea non cessa di mettere mano alla sua lingua inventata. Ammalatosi di febbre da trincea, viene congedato nel 1917 e torna in Inghilterra, dove trascorrerà il resto della guerra, al comando di un avamposto.
Nello stesso anno nacque il suo primo figlio John e Tolkien collaborò per due anni alla stesura dell’Oxford English Dictionary. L’anno dopo nacque il secondo figlio Michael. Finita la guerra proseguì gli studi all’Exeter College, conseguendo nel 1919 il titolo di Master of Arts.
- Lo scrittore
Nel 1921 diventò docente di Lettere all’università di Leeds e continuò a scrivere e a perfezionare i suoi “Racconti perduti” e il suo linguaggio inventato. Tre anni dopo nacque il suo terzo figlio Christopher, poi seguito da una figlia, Priscilla. Nel 1925 venne nominato professore di filologia anglosassone all’Università di Oxford. È di questi anni la sua profonda amicizia con C. S. Lewis, autore delle Cronache di Narnia; insieme fondarono il circolo degli Inklings, di cui fu membro anche Charles Williams. Nel 1945 gli venne affidata la cattedra di lingua inglese e letteratura medievale del Merton College, dove insegnò fino al suo ritiro dall’attività didattica avvenuto nel 1959.
Tolkien scriveva e illustrava racconti per i suoi figli, come The Father Christmas Letters (Le Lettere di Babbo Natale) e The Hobbit (Lo Hobbit), che scrisse e illustrò con oltre cento disegni durante gli anni trascorsi al Pembroke College e che pubblicò solo nel 1937. Lo Hobbit fu seguito dal suo capolavoro, The Lord of the Rings (Il Signore degli Anelli, 1954-1955) che impiegò dodici anni per completare. Tolkien aveva una grande passione per mondi immaginari e fantastici, come per esempio il mondo rappresentato in Beowulf, il più grande poema epico della letteratura anglosassone, da lui stesso tradotto negli anni’20 del XX secolo. Fu proprio grazie ai suoi studi e alle sue letture che creò il mondo magico della Terra di Mezzo (Middle-earth), per cui ideò in modo molto realistico e particolareggiato mappe, leggi, una nuova lingua raccontando le straordinarie avventure degli hobbit, abitanti di questo regno fantastico. Come i romantici, Tolkien credeva nel grande potere dell’immaginazione sulla percezione, era convinto che attraverso i mondi fantastici da lui descritti, fosse possibile descrivere anche la sfera morale e spirituale e che la mitologia potesse rivelare agli uomini la realtà delle cose. Lo scrittore sosteneva che le storie fiabesche e fantastiche offrono ai lettori la possibilità di fuggire (escape) dal caos della vita moderna in un mondo dove i problemi morali e le emozioni vengono egualmente affrontati in modo realistico, ma basandosi sulle leggi che regolano quel mondo immaginario.
John R.R. Tolkien morì nel 1973 a Bournemouth, una città costiera situata nel sud dell’Inghilterra, dove si era trasferito da qualche anno con sua moglie Edith, morta due anni prima di lui.
Seguite le altre tappe:
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