venerdì 13 novembre 2020

RECENSIONE "Il libro dei desideri" di Sue Monk Kidd

 



TITOLO: Il libro dei desideri
TITOLO ORIGINALE: The Book of Longings
SERIE: no serie, autoconclusivo
AUTORE: Sue Monk Kidd
DATA DI PUBBLICAZIONE: 13 Ottobre 2020
EDITORE: Mondadori
GENERE: narrativa storica
AMBIENTAZIONE: Giordania, I secolo d.C.
FINALE: chiuso
PROTAGONISTA: Ana, giovane donna
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TRAMA

Galilea, I secolo d.C. Cresciuta in una famiglia ricca di Sepphoris, Ana è una giovane donna ribelle e ambiziosa, dotata di una mente brillante e curiosa e di uno spirito audace. Studia di nascosto e scrive racconti sulle donne del suo tempo, trascurate e messe a tacere. Per assecondare le ambizioni di suo padre, Ana dovrebbe sposare un anziano vedovo, una prospettiva che la terrorizza, ma l'incontro casuale con il diciottenne Gesù cambia tutto: le sue idee e la sua passione sono inebrianti, Ana si innamora e i due si sposano.

Ana e Gesù vivono a Nazareth con i fratelli di lui e la loro madre, Maria, e il loro è un matrimonio ricco di amore e conflitti, umorismo e pathos. Ma i desideri repressi di Ana si intensificano durante la turbolenta resistenza all'occupazione di Israele da parte di Roma e lei compie un'azione che la mette in grave pericolo. È quindi costretta a fuggire ad Alessandria, dove la attendono rivelazioni sorprendenti, pericoli ancora maggiori, e un ambiente decisamente inaspettato. Ana determina il proprio destino durante una eccezionale convergenza di eventi, considerati tra i più importanti e decisivi nella storia dell'umanità.

Con le sue grandissime doti narrative, Sue Monk Kidd adotta un approccio audace alla storia e immagina la vita di una giovane donna indimenticabile. Basato su una ricerca meticolosa e scritto con un approccio reverenziale alla vita di Gesù che si concentra sulla sua natura umana, Il libro dei desideri è il racconto straordinario della lotta coraggiosa di una donna per realizzare le sue passioni e far sentire la sua voce, mentre vive in un tempo, in un luogo e in una cultura ideati per zittirla.

RECENSIONE

Sue Monk Kidd torna in Italia con una storia affascinante che fin dalla pagina riesce a rapirci e a catapultarci in un altro tempo, nel I secolo d.C., in Galilea. Leggendo la trama potreste pensare di conoscere la storia e che il tutto si basi sulla teologia, ma in realtà spostiamo la nostra attenzione sulla figura femminile di Ana, una giovane donna forte, intelligente e determinata a scegliere la propria vita, che vive in un tempo in cui la donna deve obbedire al padre e al marito, senza sottrarsi ai suoi doveri di dedicarsi alle faccende domestiche e all’educazione dei figli. Ana appartiene ad una famiglia benestante e per questo ha potuto studiare la letteratura e le lingue, grazie anche all’influenza di sua zia Yaltha. Viene promessa ad un anziano vedovo ma poi lui muore ed è finalmente libera di sposare Gesù. Conosciamo tutti benissimo Gesù dalle sacre scritture e dalla religione, ma quello che l’autrice ci descrive è un uomo profondamente umano, con i propri dubbi e difetti, che sostiene la moglie nelle proprie scelte e che vuole sia felice. In un tempo in cui la donna viene relegata in casa ad occuparsi esclusivamente della famiglia, si fa spazio Ana con la sua caparbietà di cambiare le cose, di non venire sottomessa e schiacciata dal patriarcato e dalle regole della sua epoca ma di far sentire la sua voce, forte e chiara, per tutte quelle donne che vogliono lottare e scegliere la propria vita da sole. È così facile per il lettore seguire Ana nel suo viaggio, tifare per lei e vederla esprimere la propria opinione su Dio e sulla religione. Si nota da parte dell’autrice una ricerca accurata degli usi, costumi e del pensiero del tempo, ma soprattutto il desiderio di portare alla luce la condizione femminile del I secolo d.C., le ingiustizie che hanno subìto, la violenza, il fardello pesante che devono portare sulle spalle, i matrimoni combinati, il patriarcato e le convenzioni sociali che hanno sopportato. Il romanzo di Sue Monk Kidd affonda le sue radici nella Storia ma crea lentamente un suo percorso separato, evidenziando tematiche importanti sulla parità e sulla dignità delle donne. Una storia avvincente che vi consiglio assolutamente di leggere!


Raffaella







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