mercoledì 16 settembre 2020

RECENSIONE "Un binario per volta" di Chiara Piovani

Buongiorno lettrici, oggi Mara ci parla di Un binario per volta,  il romanzo di narrativa dell’autrice emergente Chiara Piovani uscito ieri con Bookabook. L’autrice ci accompagna per mano a riflettere sulle priorità che gli esseri umani danno ai rapporti con i loro simili in un mondo sempre più digitale e sempre più frenetico. Attraverso gli occhi di una studentessa ventenne, Valentina, scoprirete il mondo dei pendolari un binario per volta.


TITOLO: Un binario per volta
SERIE: no serie, autoconclusivo
AUTORE: Chiara Piovani
DATA DI PUBBLICAZIONE: 15 Settembre 2020
EDITORE: Bookabook
GENERE: narrativa contemporanea
AMBIENTAZIONE: Milano
FINALE: chiuso
PROTAGONISTA: Valentina, studentessa universitaria.




TRAMA

Valentina, a poco più di vent’anni, si affaccia alla vita: tra università, amicizie e amore ha ancora tanta strada da fare per crescere. Gli incontri di ogni giorno, forse casuali o forse dettati dal destino, possono però portare a svolte inaspettate.

Valentina è timida, ma ha quella voglia di conoscere che la spinge a conversare con le persone accanto a lei nei viaggi in treno verso Milano. Ne nascono pensieri e riflessioni, momenti di tristezza e di felicità, nuove conoscenze e avventure quotidiane.

Come dai finestrini di un treno, vediamo scorrere il suo presente, sperando che il futuro le porti ciò che desidera e la consapevolezza di un’adulta.

RECENSIONE

Un binario per volta è il romanzo d’esordio di Chiara Piovani, classe 1998, nato dalla sua esperienza come pendolare per frequentare l’università nel capoluogo milanese.
L’autrice racconta di aver sentito la necessità di mettere nero su bianco il suo vissuto, fatto di incontri, di sguardi, di partenze ed arrivi. Scrivere è sempre stata la passione più grande di Chiara che fin da piccola ha sempre raccolto i suoi pensieri in diari per non dimenticare i momenti più significativi della sua vita. Gli autori che l’hanno ispirata sono soprattutto contemporanei, primo tra tutti Alessandro D’Avenia con la sua scrittura capace di catturare i giovani e trasportarli all’interno dei temi complessi della nostra società. Valentina è una giovane studentessa universitaria che quotidianamente si ritrova a trascorrere gran parte del suo tempo sui treni. Questo libro è una sorta di diario di bordo della sua vita da pendolare. Un mondo, quello dei pendolari, dove la vita corre veloce come quel treno sui binari, dove le persone condividono la stessa strada ogni giorno. Quante parole si sentono, quanti sguardi si incrociano, quanti sentimenti si leggono nei loro volti. Il treno è la metafora della vita. Attraverso i pensieri di Valentina sul futuro, sulle possibili alternative che ogni giorno la vita ci mette di fronte, sugli amici che incontriamo e sulla strada che percorriamo con loro, il lettore si sentirà accompagnato a meditare sulle sue scelte. L’autrice ci accompagna per mano a riflettere sulle priorità che gli esseri umani danno ai rapporti con i loro simili. In un mondo sempre più digitale e frenetico è possibile apprezzare l’autenticità del sorriso di chi è seduto sul sedile al nostro fianco? Valentina matura tra le pagine di questo libro. La leggeremo mentre analizza la sua vita negli ultimi mesi prendendo in considerazione le emozioni autentiche e quelle meno. I suoi problemi possono sembrare apparentemente gli stessi dei suoi coetanei, ma le emozioni quelle no, appartengono a lei così come il suo sogno di costruirsi una famiglia ed avere dei figli. Prende in considerazione il suo mondo con la delicatezza che la contraddistingue, si emoziona per i colori di un tramonto mentre il treno sfreccia veloce verso casa.
Accanto a Valentina le amiche universitarie, Giulia, Martina, Sara. Stefano, il ragazzo incontrato una sera dopo aver perso l’ultimo treno della giornata. Due persone che si scelgono, che decidono di viversi perché stare l’uno accanto all’altra li fa stare bene. Stefano e Valentina si comprendono più di chiunque altro, si leggono nella mente senza bisogno di lunghi discorsi. Il destino li ha fatti incontrare durante un piovoso giorno di febbraio, ma ora spetta a loro costruirsi un domani assieme. Incontriamo tante persone nel corso della nostra vita, chissà perché solo alcune di loro si legano inspiegabilmente a noi? Lo stile di Chiara Piovani è lineare e fluido, talvolta appare acerbo ma con un buon potenziale. Nel libro viene dato largo spazio ai pensieri della protagonista tralasciando, purtroppo, i dialoghi, che a mio avviso sono ridotti al minimo. Devo ammettere che avrei preferito leggere la storia di Valentina in prima persona, anziché in terza, per sentirla più reale e più viva.


Mara





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