venerdì 29 gennaio 2021

RECENSIONE "Bad Habits. La parola proibita" di Flynn Meaney

 



TITOLO: Bad Habits. La parola proibita
TITOLO ORIGINALE: Bad Habits
SERIE: no serie, autoconclusivo
AUTORE: Flynn Meaney
DATA DI PUBBLICAZIONE: 26 Gennaio 2021
EDITORE: Deagostini
GENERE: Young Adult, commedia per ragazzi
AMBIENTAZIONE: America
FINALE: chiuso
PROTAGONISTA: Alex, adolescente che vuole cambiare le regole.




TRAMA

Anticonvenzionale, sfrontata, spassosa. Una commedia romantica effervescente. Per chi ha amato Sex education.

A diciassette anni le regole non possono che stare troppo strette. Stanno strette ad Alex, che detesta i genitori per averla rinchiusa in una bigotta scuola cattolica. E stanno strette a Mary Kate, dolcissima, ligia al dovere, devota, e soprattutto stanca di rimandare il sesso fino al matrimonio. Anche ad altri, al liceo St Mary, certe regole vanno troppo strette. Ma non tutti osano esporsi, quasi nessuno pensa di poter cambiare le cose. Di certo non lo pensa Alex, che come unico obiettivo ha quello di farsi espellere dal liceo dei bacchettoni, e tornare a una vita normale, senza suore e preti che scorrazzano nel giardino a ogni cambio d’ora. Ma quando Alex si rende conto che per attirare l’attenzione di suo padre non basta finire dal preside una volta alla settimana, decide per una strategia diversa. Quella della parola proibita. E qual è la cosa che spaventa di più gli insegnanti del liceo in cui l’hanno rinchiusa? La vagina. Gridare quella parola. Alex intende far sentire la voce della vagina, certo, ma con stile. Con uno spettacolo teatrale colto e appropriato: I monologhi della vagina. A Mary Kate il piano di Alex sembra pessimo. Ad Alex il piano della vagina sembra geniale. Una cosa è certa, le regole stanno per cambiare.

RECENSIONE

Bad Habits. La parola proibita è un libro frizzante, divertente e spassoso che fa dell’umorismo la chiave per trasmettere importanti messaggi al lettore e alla società odierna. È una lettura adatta non solo ai giovani ma anche agli adulti di entrambi i sessi che vogliono riflettere su tematiche che molte volte diamo per scontato o che ci vergogniamo di trattare con i nostri figli. Quindi, mettetevi comodi e godetevi questa bella lettura originale e attuale. Protagonista del romanzo è Alexandra, una giovane ragazza diciasettenne che frequenta la St. Mary, una scuola bigotta che sembra uscita dal passato per le sue ferree regole e il pensiero retrogrado. Alex è una ragazza che sfida le regole e i pregiudizi, che ama mettersi nei guai ed essere se stessa, senza nascondersi agli occhi degli altri. È una ragazza diretta, sfacciata, testarda e tutta pepe, non ha freni né filtri, dice sempre la sua e come unico obiettivo ha quello di farsi espellere dalla scuola e ritornare alla sua vita. Alex così decide di compiere qualcosa di grande che la scuola non potrà mai perdonarle: mettere in scena lo spettacolo teatrale ispirato a I monologhi della vagina di Eve Ensler. La sua compagna di stanza Mary Kate è il suo esatto opposto: dolce, ligia alle regole della scuola e troppo religiosa. Sarà proprio Alex a spingerla al cambiamento interiore e della scuola. La narrazione è affidata al solo unico punto di vista di Alex che ci fa entrare nella sua testa e capire i suoi pensieri, tifare affinché il suo obiettivo faccia centro per poter cambiare la mente di tutti e rendere il mondo un posto migliore e uguale per tutti. Tante sono le tematiche che l’autrice ha voluto trattare in questo libro: l’uguaglianza tra uomo e donna, il problema della diversità, la sessualità che oggigiorno è importante conoscere fin da piccoli per essere consapevoli e ben informati, ma anche la libertà femminile e il diritto di non nasconderci per la nostra natura. Bad Habits. La parola proibita è un libro che apre la mente, che ci fa scoprire noi stessi e che esplora mondi che noi stessi ci precludiamo. Perché se il cambiamento non avviene da dentro di noi, chi può farlo? Questo romanzo è un antidoto contro la tristezza. Lo consiglio a tutti i lettori.


Raffaella





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