mercoledì 27 gennaio 2021

RECENSIONE "La regina degli scacchi" di Walter Tevis

 



TITOLO: La regina degli scacchi
TITOLO ORIGINALE: The Queen's Gambit
SERIE: no serie, autoconclusivo
AUTORE: Walter Tevis
DATA DI PUBBLICAZIONE: 26 Gennaio 2021
EDITORE: Mondadori
GENERE: narrativa contemporanea
AMBIENTAZIONE: America
FINALE: chiuso
PROTAGONISTA: Beth, orfana che impara a giocare a scacchi.





TRAMA

Finita in orfanotrofio all'età di otto anni, Beth Harmon sembra destinata a una vita grigia come le sottane che è costretta a indossare. Ma scopre presto due vie di fuga: le pillole verdi, distribuite a lei e alle altre ragazzine dell'orfanotrofio, e gli scacchi. Il suo talento prodigioso è subito lampante; una nuova famiglia e tornei sempre più glamour e avvincenti le permettono di intravedere una nuova vita. Se solo riuscisse a resistere alla tentazione di autodistruggersi... Perdere, vincere, cedere, resistere: imparare, grazie al gioco più solitario che ci sia, a chiedere aiuto, e a lasciarselo dare.

RECENSIONE

La regina degli scacchi è un libro che sta riscontrando un grande successo grazie all’omonima miniserie tv Netflix. È una storia che ci parla di formazione, crescita, solitudine e del talento di una giovane bambina che mette tutta se stessa nel gioco degli scacchi. Lo stile dell’autore è fluido, semplice, appassionante e veloce, descrive ogni mossa, partita e strategia calamitando l’attenzione del lettore dalla prima fino all’ultima pagina. Protagonista della storia è Beth Harmon, una giovane orfana che all’età di otto anni viene portata in orfanotrofio. Fin dall’inizio notiamo il suo carattere solitario, introverso e anaffettivo, si tiene lontana dagli altri bambini, non fa amicizia e non abituata ai contatti umani. Le uniche via di fuga che trova per combattere i suoi demoni sono: le pillole verdi che vengono distribuite ai bambini per calmarli e gli scacchi insegnatole dal custode Shaibel, un gioco a cui Beth si appassiona con tutta se stessa, imparando tutte le strategie e le regole e studiando ogni mossa dell’avversario. Tutto questo la porterà a diventare un prodigio, un vero e proprio talento che la porterà a partecipare a gare importanti dove dimostrerà la sua intelligenza in un mondo di soli uomini. Gli scacchi sono una sicurezza per Beth, rappresentano qualcosa di fisso e immutato da seguire e controllare. L’esatto opposto di ciò che accaduto nella sua vita, a partire dalla perdita dei genitori e per finire alla dipendenza della madre adottiva. L’autore catapulta il lettore nel mondo degli scacchi, dei tornei, ci fa vivere la tensione vissuta dai giocatori e ci fa appassionare a questo gioco complesso fatto di azioni e reazioni. Il tutto con un linguaggio semplice e facilmente comprendibile per chi non conosce questo gioco. La regina degli scacchi è la storia di una bambina forte, fragile e geniale che emerge dal basso e dimostra che anche una donna può eccellere in un campo considerato prettamente maschile. Un romanzo assolutamente da leggere.


Raffaella





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