martedì 19 gennaio 2021

RECENSIONE "L'ombra della perduta felicità" di Roberto Centazzo

 


TITOLO: L'ombra della perduta felicità
SERIE: #5 Squadra speciale Minestrina in brodo
AUTORE: Roberto Centazzo
DATA DI PUBBLICAZIONE: 14 Gennaio 2021
EDITORE: TEA
GENERE: mistero
AMBIENTAZIONE: Italia
FINALE: chiuso
PROTAGONISTI: Santoro, Mignogna, Pammatone, poliziotti in pensione.



TRAMA

Che malinconia, le giornate ventose e fredde di fine settembre, a Genova. E se sei un poliziotto in pensione, la avverti ancora di più. Sono un po' tristi i tre amici della Squadra speciale Minestrina in brodo, Santoro, Mignogna e Pammattone, e, in preda alla noia, cercano pretesti per tornare a essere padroni del loro tempo. Forse un viaggio potrebbe essere la soluzione. Così, quando un amico del Sindacato autonomo di Polizia telefona a Santoro per una consulenza su uno spinoso caso di provvedimenti disciplinari ai danni di un collega, Giacomo Dotta, che gestisce con la madre un agriturismo nelle Langhe, ecco che si delinea la scusa perfetta per un bel giro sulle colline piemontesi. Ma, giunti sul posto, i tre si accorgono ben presto che la situazione è molto più grave di quanto avevano immaginato: Giacomo si ritiene vittima di una gigantesca frode inerente prodotti agricoli contaminati spacciati per biologici e insiste nelle sue accuse, rivolte anche a pezzi grossi della Procura. I tre amici, preoccupati per il collega, chiuso e isolato nel suo risentimento, vogliono vederci chiaro: cosa c'è di vero nelle pesanti accuse di Giacomo, che è arrivato coni suoi esposti persino all'Antimafia? Riusciranno a riabilitarlo e a restituirgli un po' di fiducia nella giustizia, e nella vita?

RECENSIONE

L’ombra della perduta felicità è il quinto volume della serie poliziesca Squadra speciale Minestrina in brodo di Roberto Centazzo edito TEA. Se non avete letto i precedenti non preoccupatevi! Ogni libro può essere letto in modo autoconclusivo. Protagonisti della serie sono Santoro, Mignogna e Pammattone, tre poliziotti in pensione che si ritrovano, per passione, noia e abitudine, a indagare in ogni libro su un caso diverso. I loro nomi in codice sono rispettivamente Maalox, Kukident e Semolino e insieme hanno dato vita alla “Squadra speciale Minestrina in brodo”, un gruppo affiatato sempre in azione che cerca di mettere un punto ad alcuni casi altrimenti destinati a restare sepolti in un armadio. In questo libro indagano su un caso riguardante un loro collega, Giacomo Dotta, che gestisce un agriturismo con la madre e che pensa di essere vittima di una frode concernente prodotti agricoli smerciati come biologici. Giacomo è convinto che questo affare coinvolga pezzi grossi della politica, persone inarrivabili e troppo sicure di sé per la posizione privilegiata che occupano. Cosa c’è di vero in tutto questo? Con una scrittura curata e coinvolgente l’autore ci catapulta da Genova al territorio collinare delle Langue, nel basso Piemonte, facendoci rincontrare i tre personaggi simpatici e arzilli e trattando temi importanti e attuali come la politica, la corruzione, l’amicizia e tanto altro. La narrazione è affidata ai punti di vista in terza persona di tutti e tre i personaggi che ci fanno conoscere la propria vita privata, i desideri e i sogni e ci conducono per mano alla ricerca della verità e alla risoluzione del caso. Se non conoscete questa serie o se non l’avete ancora letta vi consiglio di non perdervela se amate i police procedural in cui i misteri si risolvono pian piano, indizio dopo indizio.


Raffaella





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