lunedì 1 febbraio 2021

RECENSIONE "Il palazzo delle donne" di Laetitia Colombani

Buongiorno lettori, Raffaella ci parla de Il palazzo delle donne, il romanzo di narrativa contemporanea di Laetitia Colombani uscito una settimana fa con Casa Editrice Nord. un libro dedicato alle donne, alla loro forza, instancabilità e voglia di ricominciare, nonché l’omaggio dell’autrice a Blanche Peyron, la fondatrice del Palazzo delle donne di Parigi che ha lottato quasi cento anni fa per dare alle donne povere e rifiutate socialmente un tetto sopra la testa.



TITOLO: Il palazzo delle donne
TITOLO ORIGINALE: Les victorieuses
SERIE: no serie, autoconclusivo
AUTORE: Laetitia Colombani
DATA DI PUBBLICAZIONE: 21 Gennaio 2021
EDITORE: Casa Editrice Nord
GENERE: narrativa contemporanea
AMBIENTAZIONE: Parigi
FINALE: chiuso
PROTAGONISTI: Blanche, fondatrice del Palazzo delle donne; Solène, avvocato di successo.




TRAMA

Qui sei benvenuta. Qui sarai protetta. Qui troverai molto più di ciò che cercavi.

È il coraggio a spingere la giovane Blanche a voltare le spalle a una vita di agi per lanciarsi nella più logorante delle battaglie: quella contro la povertà, la fame e l'umiliazione. A sette anni dalla fine della Grande Guerra, Parigi è ancora in ginocchio. Eppure Blanche si rende conto che alla metà dei bisognosi è negato ogni aiuto: tutti gli sforzi, infatti, sono rivolti agli uomini; nessuno tende la mano alle donne che ogni giorno mendicano agli angoli delle strade, si privano del cibo per sfamare i propri bambini e dormono all'addiaccio per sfuggire ai mariti violenti. Per Blanche, quella è un’ingiustizia intollerabile. E, quando viene a sapere che in rue de Charonne è in vendita un intero palazzo, combatterà fino all’ultimo per regalare un luogo sicuro a tutte le donne in difficoltà…

È la disperazione a portare Solène al Palazzo delle Donne. Avvocato di successo, Solène è crollata il giorno in cui un suo cliente si è gettato dalla finestra del tribunale. Come parte della terapia, lo psicologo le ha suggerito il volontariato, così lei ha scelto di aiutare le donne che hanno trovato rifugio tra le mura di quel grande edificio in rue de Charonne. Qui, entra in contatto con un mondo lontanissimo da lei, fatto di miseria, di sfruttamento, di perdita. Ma anche di condivisione, di resilienza e di riscatto. A poco a poco, Solène capisce di non essere tanto diversa dalle ospiti del Palazzo: come lei, pure loro sono state sconfitte dalla vita. Però non si arrendono e continuano a lottare per un futuro migliore, traendo forza l'una dall'altra, come legate da un filo invisibile di solidarietà e comprensione. E sarà proprio quel filo ad avvolgere anche il cuore di Solène e a cambiare per sempre la sua esistenza.

RECENSIONE

Quante volte abbiamo fatto gli indifferenti? Quante volte ci siamo voltati dall’altra parte quando abbiamo visto una persona in difficoltà? E quante volte apriamo bocca solo per giudicare il prossimo senza conoscere la loro storia? Il palazzo delle donne è un libro dedicato alle donne, alla loro forza, instancabilità e voglia di ricominciare.
L’omaggio dell’autrice a Blanche Peyron, la fondatrice del Palazzo delle donne di Parigi nonché colei che ha lottato quasi cento anni fa per dare alle donne povere e rifiutate socialmente un tetto sopra la testa. La storia è narrata attraverso due linee temporali diverse: la prima è ambientata nel presente ed è narrata da Solène, un brillante avvocato di successo che, dopo il suicidio di un suo cliente, crolla e accetta il lavoro di scrivano pubblico presso il Palazzo delle donne; la seconda è ambientata nel passato, negli anni ‘20, e conosciamo la storia di Blanche, la fondatrice del Palazzo, colei che ha lottato con tutte le sue forze per intraprendere una missione importante: dedicarsi agli altri e aiutarli a rinascere. Se da una parte abbiamo Solène che ci racconta le sue fragilità, la depressione e il viaggio interiore per rinascere, aprendo il cuore, aiutando le donne del dormitorio che hanno vissuto l’inferno e capendo ciò che conta davvero nella vita, dall’altra abbiamo Blanche, una lottatrice, una donna testarda, coraggiosa, instancabile, perseverante e dalla forte personalità, che nonostante la salute cagionevole decide insieme al marito si aiutare i poveri ma soprattutto le donne che hanno perso se stesse e la propria casa. Laetitia Colombani riesce sempre a catturarci con le sue storie commoventi, ci fa innamorare dei suoi personaggi e ci lascia sempre un messaggio importante. Quello di questo romanzo è dedicato alle donne, esseri fragili ma al tempo stesso forti, che soffrono, cadono e si rialzano con le proprie forze, come fenici. Donne che fin dall'inizio dei secoli sono state considerate inferiori, che hanno dovuto rinunciare ai loro sogni, all'amore, che sono state private dell'innocenza e che hanno dovuto far i conti troppo presto con la crudeltà del mondo. Ed è proprio a loro, a noi, che il romanzo è dedicato.
Perché dopo tanti imprevisti, difficoltà, rinunce e sofferenza rimaniamo intatte e ci rialziamo più forti di prima, più combattive, più consapevoli che ciò che abbiamo vissuto è un ostacolo in un mare di ostacoli che la vita ci mette davanti per crescere, maturare e rafforzarci da dentro. Un libro con e per le donne, dalla parte delle donne che lottano ogni giorno e che trovano un modo per fuggire dalla violenza, a coloro che si sentono diverse e hanno paura dei pregiudizi. Alle donne che hanno dovuto compiuto la scelta sofferta di salvare un figlio da un destino doloroso e lasciare l’altro figlio nel proprio Paese. A tutte quelle donne che cadono, si feriscono ma decidono di rialzarsi, farsi aiutare da chi tende loro la mano e rinascere come fenici. Perché sì, ogni donna è una fenice che in un modo o nell’altro ha lottato contro la crudeltà della vita, le ingiustizie, la violenza e le gabbie in cui è stata costretta a vivere. La scrittura dell'autrice è scorrevole, appassionante e riflessiva, è fatta perlopiù di narrazione con pochissimi dialoghi. Le due protagoniste sono ben caratterizzate e compiono un percorso ed un'evoluzione sostanziale nel corso della storia. In conclusione, non posso far altro che consigliarvi vivamente di leggere questo libro bellissimo!


Raffaella





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