venerdì 5 febbraio 2021

RECENSIONE + BLOG TOUR "La figlia di Mr Bennet" di Timothy Underwood

 




TITOLO: La figlia di Mr Bennet
TITOLO ORIGINALE: Mr Bennet's Daughter
SERIE: no serie, autoconclusivo
AUTORE: Timothy Underwood
DATA DI PUBBLICAZIONE: 12 Gennaio 2021
EDITORE: Vintage Editore
GENERE: classico
AMBIENTAZIONE: Inghilterra
FINALE: chiuso
PROTAGONISTI: Elizabeth, figlia di Mr Bennet; Darcy, proprietario terriero.



TRAMA

Due mesi dopo la nascita di Elizabeth, Mrs Bennet fugge via portando con sé Jane e lasciando la neonata al marito. Mr Bennet dedica la sua intera vita a crescere Elizabeth nel miglior modo possibile, amandola con tutto il cuore. Quando a Netherfield fa il suo arrivo Mr Bingley, Elizabeth inizia a innamorarsi del suo amico, Mr Darcy. Ma cosa succederebbe se la madre scomparsa di Elizabeth tornasse con sorella Jane a Meryton dopo essere stata assente per vent’anni? Un romanzo commovente e romantico sulla famiglia e sull’amore.

RECENSIONE

E se Elizabeth Bennet fosse cresciuta senza madre? Partendo da questo presupposto Tomothy Underwood prende l’intramontabile classico austeniano e ne scrive una sua versione dando vita ad una variazione interessante e affascinante, La figlia di Mr Bennet, modificando gli eventi e lasciando altri fedeli al classico che conosciamo. La premessa del libro parte dal fatto che l’istruito e colto Mr Bennet sposa Frances Gardiner, hanno due figlie, Jane e Elizabeth, ma due mesi dopo la nascita di quest’ultima Frances fugge via con la prima figlia lasciando il marito a prendersi cura di Lizzy. L’autore è stato bravissimo nel descrivere le dinamiche familiari, ma soprattutto il rapporto tra padre e figlia, il legame bellissimo che li unisce. Elizabeth è cresciuta senza madre, con la sola figura del padre come guida che le ha donato tutto l’amore e l’affetto di cui è capace, l’ha protetta dalle maldicenze della gente e le ha donato la tranquillità che merita. L’ha istruita, - cosa che allora era considerato immorale per le donne di quell’epoca -, le ha insegnato ad amare la letteratura, la filosofia e tutto ciò che riguarda il sapere, tant’è che è diventata una donna colta e intelligente, capace di discorrere con gli uomini e dimostrare che anche una donna può essere considerata al loro pari. Elizabeth è diventare una giovane donna graziosa, solare, indipendente e brillante, che non dà peso ai pettegolezzi che ruotano attorno alla sua famiglia e ai trascorsi della madre. Lizzy diventa amica di Mr Bingley che sembra corteggiarla ufficiosamente finché agli eventi mondani non conosce Mr Darcy, un proprietario terriero benestante e uomo serio, tormentato e cupo, cocciuto e generoso, non molto socievole e fiducioso nei confronti delle donne, che sta attraversando un periodo difficile a causa di recenti scoperte legate alla sua famiglia. Quando conosce Lizzy qualcosa cambia in lui, anche se l’onore gli impone di non ammettere il suo interesse per lei: entrambi colti e istruiti iniziano a conversare su testi antichi e su discorsi filosofici, a trascorrere del tempo insieme passeggiando, a sfidarsi, attrarsi e respingersi in una danza di odio e amore. Ma quando la madre di Elizabeth tutto cambierà. L’autore ci mostra la fragilità di Lizzy, le incertezze che la tormentano e la dura prova che deve sostenere e che la mette di fronte ad un passato che deve affrontare e superare per andare avanti. Attorno a loro ruotano tanti altri personaggi, come Mr Bingley, amico di Lizzy e Darcy, e poi ancora Miss Frances e Jane. La storia quindi non verte solo su Elizabeth e Darcy ma anche sulla famiglia Bennet, sui legami e la crescita di Mr Bennet. La prosa è coinvolgente e scorrevole, appassionante e a tratti malinconica e, come le opere della grande Jane Austen, è caratterizzata da acutezza di osservazione e sensibilità per i piccoli particolari della vita quotidiana. Se siete amanti dell’epoca regency o fan dei libri austeniani, vi consiglio assolutamente di non perdervi questo libro!


Raffaella







LE COPPIE PRINCIPALI

Darcy e Elizabeth è la coppia principale di questa storia, quella attorno cui ruota tutta la vicenda. Come ho detto nella recensione, se da una parte abbiamo una Elizabeth graziosa, solare, indipendente e brillante, che non dà peso ai pettegolezzi che ruotano attorno alla sua famiglia e ai trascorsi della madre; dall’altra abbiamo un Mr Darcy serio, tormentato e cupo, cocciuto e generoso, non molto socievole e fiducioso nei confronti delle donne, che sta attraversando un periodo difficile a causa di recenti scoperte legate alla sua famiglia. Il loro è un legame che cresce pian piano e che si muove di pari passo con la loro crescita interiore: iniziano a conversare su testi antichi e discorsi filosofici, a trascorrere del tempo insieme passeggiando, confidandosi su aspetti privati. Si sfidano, si attraggono e si respingono in una danza di odio e amore. Insieme imparano a sostenersi, ad affrontare i tormenti interiori e ad affrontare le difficoltà e gli imprevisti che la vita mette loro di fronte.



Mr Bingley e Jane sono la seconda delle coppie principali della storia. Se nel classico di Jane Austen i due si conoscono e si innamorano ad un ballo, qui si incontrano in occasione del ritorno di Frances Gardiner, madre delle ragazze. Mr Bingley è un gentiluomo solare, affabile, intelligente, premuroso e un ottimo amico di Darcy e Elizabeth. All’inizio pensa di provare dei sentimenti per Elizabeth ma quando conosce Jane rimane ammaliato da quell’angelo biondo e incantevole. Dall’altra parte c’è Jane, istruita e devota, dolce e gentile, che ha sempre frequentato la Chiesa. Mr Bingley diventa tenero e dolce, la guarda con occhi adoranti, mentre lei lo dispensa di sorrisi sereni e smaglianti e distoglie lo sguardo con modestia. Come avviene nel classico austeniano i due convolano a nozze.





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