venerdì 28 maggio 2021

RECENSIONE "Il problema della pace" di Joe Abercrombie

 




TITOLO:
 Il problema della pace

TITOLO ORIGINALE: The Trouble with Peace
SERIE: #2 The Age of Madness
AUTORE: Joe Abercrombie
DATA D’USCITA: 11 Maggio 2021
EDITORE: Mondadori
GENERE: fantasy grimdark
AMBIENTAZIONE: fantastico
FINALE: chiuso





TRAMA

Il problema della pace è che la guerra continua sotto altre forme. L'Unione del giovane re Orso è più divisa che mai, dilaniata tra pretese dell'aristocrazia irrequieta, città che invocano la secessione, il popolo aizzato dagli Spezzatori e la morsa stritolante dei debiti bancari, pilotati da interessi sinistri che è bene non rimestare. La ricca e spietata Savine dan Glokta si è scoperta più fragile di quanto sospettasse, ed è decisa a soffocare ogni scherno e tradimento con una nuova imprevedibile mossa. Leo dan Brock ha vinto in duello Crepuscolo il Possente, eppure, nel grigiore della sua nuova vita da governatore, è come se avesse perso tutto, finché il suo aiuto non viene richiesto per un sogno luminoso che però potrebbe trasformarsi in un incubo, per lui e per tutti. Rikke deve lottare contro i poteri sconvolgenti della Vista Profonda che minacciano di divorarla, o trasformarla per sempre. Vick, spia e torturatrice, cambia mille maschere e identità, e nessuno sa quale volto si celi davvero nel profondo. Grosso ha promesso di tenere la sua famiglia lontano dai guai, e per farlo è costretto a compiere ciò che la sua stessa famiglia non dovrebbe scoprire mai. Trifoglio sorride agli insulti di chi deride il vecchio cauto in cui si è trasformato, ma è già successo che una volpe feroce si confondesse tra le pecore. Ancora una volta, le loro scelte sono destinate a incrociarsi in una danza vorticosa che è anche un duello micidiale, mentre il mondo va a fuoco tra congiure, processi, voltafaccia, innovazioni tecnologiche e l'ennesima guerra arrossa l'orizzonte, a cambiare tutte le regole del gioco.
Con questo secondo volume della sua nuova, audace trilogia, Joe Abercrombie preme ulteriormente l'acceleratore sulle intuizioni e visioni che ne hanno fatto uno dei re del fantasy grimdark, lanciandoci a velocità indiavolata in un mondo brutale e complesso e in un caleidoscopio di personaggi che comprende guerrieri e prostitute, banchieri e ruffiani, terroristi e streghe tornate dalle terre dei morti; un universo che dialoga con umorismo mordace e dolente commozione con i nodi più aggrovigliati del nostro presente politico, sociale ed economico. Perché il problema della pace è che non dura.

RECENSIONE

Il problema della pace è il secondo volume della trilogia The Age of Madness di genere grimdark, termine che indica un genere più oscuro del fantasy per la presenza di scene violente e sanguinolente descritte nei minimi dettagli. È un genere, infatti, che racchiude tutte le fantasie e i desideri più oscuri dei lettori. La storia riprende dalla fine del volume precedente, Un piccolo odio, e ci tiene incollati alla lettura fino all’ultima pagina. Joe Abercrombie è un abile narratore che possiede una prosa chiara ed efficace e che riesce a catapultare sin da subito il lettore nelle sue storie complesse e particolari, oscure e crude. Per tutta la durata della lettura sono rimasta incollata alla vicenda, con il fiato in sospeso e con l’attenzione alta. È notevole e lodevole non solo per la creazione di una trama intricata e dei suoi personaggi ben articolati, ma soprattutto per l’esplorazione dei labirinti oscuri della mente umana. Verremo catapultati in un mondo di potere e sotterfugi, di guerre e intrighi, dando vita ad un epic fantasy affascinante, crudo e ricco di suspense. La narrazione è corale così da consentire al lettore di conoscere uno ad uno i personaggi e di accompagnarli nella loro crescita. Abercrombie non è un autore che evita la brutalità, né giustifica le azioni dei suoi personaggi, non c’è valore né cavalleria, né amore in qualunque azione descritta perché vediamo fin troppo chiaramente che niente, nemmeno l’emozione imperfetta che chiamiamo amore può salvarci dall'oscurità. Non ci risparmia proprio nulla: assisteremo alla morte, al sangue, alla violenza, ai combattimenti e alle scene di tortura. Permette che siano direttamente i personaggi a parlarci dei loro problemi, dei fallimenti, dei peccati e dei loro successi. È considerevole la quantità di dettagli che l’autore ci offre, il tutto per rendere il più realistica possibile la storia. Attendo con ansia il terzo ed ultimo volume.





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