lunedì 11 luglio 2022

RECENSIONE "Non chiamatelo revenge porn" di Francesca Florio

 




TITOLO:
 Non chiamatelo revenge porn
SERIE: no serie, autoconclusivo
AUTORE: Francesca Florio
DATA DI PUBBLICAZIONE: 21 Giugno 2022
EDITORE: Mondadori
GENERE: saggio
FINALE: chiuso






TRAMA

"Revenge porn" (traducibile con "porno per vendetta") è l'espressione con cui viene comunemente indicata la diffusione non consensuale di immagini o video sessualmente espliciti da parte di un individuo - spesso un ex partner - allo scopo di denigrare la persona che compare nelle immagini, perlopiù donne e ragazze. Ma questi contenuti non sono semplici "vendette" e di sicuro non sono porno, ma una vera e propria forma di abuso sessuale. Con la loro diffusione si vuole infatti punire la donna con la gogna pubblica, sapendo che chi li guarderà esprimerà un giudizio su di lei semplicemente perché l'ha vista nuda o, "peggio", in atteggiamenti sessualmente espliciti.

Ma perché queste donne vengono perseguitate, additate come poco di buono, minacciate e dileggiate pubblicamente? Le immagini che ne "rovinano la reputazione" non sono fotografie in cui la vittima compare nell'atto di commettere un crimine abominevole o di compiere un gesto malvagio; non si tratta di testimonianze di comportamenti riprovevoli che ne dovrebbero compromettere la rispettabilità, ma sono solo momenti di intimità violati, l'espressione di una libera sessualità che viene però associata a qualcosa di abietto e disgustoso solo perché vissuta da una donna.

Non chiamatelo revenge porn racconta le storie vere di alcune di queste donne e ragazze che, senza alcuna colpa, hanno visto tradire la fiducia che avevano riposto in persone sbagliate. Oltre a queste storie di vite violate, Francesca Florio, grazie alla sua competenza in materia di diritto, fornisce strumenti e consigli legali per aiutare a prevenire il fenomeno e a proteggere le vittime future di questa ennesima forma di violenza di genere.

RECENSIONE

In Italia sono circa 2 milioni le vittime di diffusione non consensuale di materiale intimo privato, comunemente conosciuto come revenge porn, mentre più del doppio delle persone conoscono qualcuno che ne è stata vittima. Nonostante siano passati quasi tre anni dall’entrata in vigore della legge Codice rosso, la condivisione non consensuale di materiale intimo non è ancora considerata alla stregua di altri reati. Stando al report non lo è nemmeno per una vittima su tre, che scopre il fatto attraverso messaggi privati, chat, forum online, canali ad hoc e passaparola. Non chiamatelo revenge porn racchiude cinque storie di (principalmente) donne e uomini comuni che hanno l’unica colpa di aver riposto la fiducia in persone sbagliate. Storie che potrebbero essere le nostre, quelle dei nostri parenti, di amici a cui vogliamo bene che hanno avuto il coraggio di denunciare e di riprendersi la propria vita. Tutti loro sono vittime di qualcuno di cui credevano di potersi fidare, ma una volta che le loro storie vengono date in pasto all’opinione pubblica vengono trattati come colpevoli, additati, giudicati. Vittime non solo di chi li ha feriti e spezzati ma anche della società stessa. L’autrice Francesca Florio è una giovane avvocata che si occupa di divulgazione sui social con il nome Checcaflo, trattando temi legati al diritto e in particolare alla tutela delle donne. Ha deciso di scrivere questo “manuale”, in maniera chiara e semplice del contesto giuridico, per difendersi da quello che ancora oggi continua ad essere sminuita e relegata alla circoscritta nozione di "revenge porn" e per fornire a noi lettori gli strumenti giusti per comprendere e tutelare, oltre che tutelarci dal punto di vista legale. Non chiamatelo revenge porn è un libro importante e necessario che tutti dovremmo leggere, al fine di capire a trecentosessanta gradi questo tipo di episodi che oggigiorno avviene sempre più spesso, senza che le vittime vengano tutelate correttamente.





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