venerdì 17 marzo 2023

RECENSIONE "Parole nascoste" di Arianna Montanari

 



TITOLO:
 Parole nascoste
SERIE: no serie, autoconclusivo
AUTORE: Arianna Montanari
DATA D’USCITA: 14 Marzo 2023
EDITORE: Mondadori
GENERE: narrativa contemporanea
AMBIENTAZIONE: Italia








TRAMA

Ogni famiglia è un pianeta governato da leggi tanto precise quanto misteriose. Il sole di questa famiglia è il padre, un sole nero, riottoso, che però quando decide di donarsi esprime un calore ineguagliabile. Malinconia, alcolismo, depressione, malattia sono le eclissi spaventose e inattese, i lacci che impediscono i movimenti, le parole impronunciabili. Parole che la figlia, diventata adulta, insegue e recupera nei labirinti della memoria. Perché nel gesto stesso di raccontare, nominare quel che è stato sempre taciuto, nascosto, è racchiuso un potenziale catartico, la possibilità di rifiutare quel che c'è di tossico nel nutrimento che ci ha cresciuti. Senza rancore, perché "non esistono torti, e in questo mio gesto di scrivere c'è tanto di mio padre e di quello che poteva essere, perché le parole non dette degli uomini messi a tacere risuonano nelle voci delle figlie che non hanno più vergogna".

L'autrice affianca con grande efficacia il punto di vista della se stessa bambina - che ha una visione parziale delle cose e non può che interpretare attraverso un filtro infantile e poi adolescenziale quel che le accade intorno -, e quello della donna adulta che ha ricostruito, compreso e meditato ed è giunta all'accettazione del mistero che spesso i nostri genitori non smettono di essere.

Al suo esordio, Arianna Montanari ha una voce limpida, una scrittura che intercetta con straordinaria precisione gli stati d'animo di una bambina alle prese con l'inesprimibile di cui è impastato il mondo dei grandi.

RECENSIONE

Parole nascoste di Arianna Montanari è la storia dell’amore di una figlia verso il padre; un sentimento puro, potente, profondo ma complicato, fatto di parole nascoste, silenzi urlati, che dopo anni l’autrice trova le parole per esprimere. Attraverso la voce limpida e gli occhi di una bambina alle prese con il mondo dei grandi, Arianna Montanari ci racconta di suo padre, del dolore di quando è morto, dell’assenza che ha sentito lei nella sua vita, ma anche del senso di colpa per non essere riuscita a trattenerlo in vita. Cerca di capirlo ritornando indietro nel tempo, attraverso i ricordi che porta nel cuore, il dolore che lo ha nutrito per anni, tutta la tristezza che lui si portava sulle spalle già da quando era ragazzo e il fragile attaccamento alla vita. In queste pagine emerge il legame forte tra un padre e sua figlia, della complicità che li legava. Per molto tempo Arianna ha sentito il bisogno di muovere neanche un passo al di fuori delle indicazioni del padre. Ma quando lui è morto la terra è franata sotto i suoi piedi. Arianna ha cercato le risposte nei libri, ma non ha mai trovato quello che le serviva. E così ha iniziato a scrivere per fare chiarezza ma anche per esorcizzare tutto ciò che è accaduto, per utilizzare la scrittura come terapia, per leggere i vuoti nei silenzi del padre, per colmare un rimpianto che lei aveva, ovvero quello di non essere riuscita a fare quando lui era in vita. Ha deciso di ricomporre tutti i pezzetti di lui, quello che lui è stato e quel che lei è diventata, e di cercare di recuperare tutte quelle parole impronunciabili che nella vita della famiglia del padre hanno avuto un peso, sebbene non siano mai state nominate: tristezza, depressione, dipendenza dai farmaci, cancro, alcolismo. È partita da questo punto per rendersi conto che quello che è successo è tutto vero. Parole nascoste è un libro che ti entra nel cuore, che ti scava dentro, che suscita emozioni e sensazioni forti grazie alla scrittura potente di Arianna, alle sue parole, frasi che vengono fuori come un tornado. Da amante di storie che parlano di legami familiari, posso dire che per me Parole nascoste è uno dei libri più belli degli ultimi tempi! Leggetelo, non ve ne pentirete!




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