martedì 11 aprile 2023

RECENSIONE "Gli eroi si baciano" di Filippo Nicosia

 




TITOLO:
 Gli eroi si baciano
SERIE: no serie, autoconclusivo
AUTORE: Filippo Nicosia
DATA D’USCITA: 4 Aprile 2023
EDITORE: Mondadori
GENERE: narrativa contemporanea
AMBIENTAZIONE: Italia







TRAMA

Sono giovani e sensuali; sbandati, idealisti e spregiudicati. Sono poeti, lavapiatti, giornaliste, infermiere, editori indipendenti, modelle e militanti. Sono, soprattutto, corpi che sbattono contro la vita, contro altri corpi e contro Roma, la città che li inghiotte e li risputa nel suo ruminare secolare.


Gli eroi si baciano è la storia di nove vite finite nel vortice di una sera, tra musica, sogni di letteratura, incontri carnali, esplosioni di violenza e bisogno d'amore.
Da un vile agguato fascista del 2005 all'attentato del Bataclan del 2015, la vita dei protagonisti si dipana lungo un decennio in quelli che sono stati definiti come “Anni 0”. Tra fatti privati ​​e avvenimenti storici, il romanzo si costruisce per fotogrammi, tasselli narrativi, illuminando vite inconsolabili e ardenti che poi si spengono nell'ombra della maturità. Eppure niente è perduto, niente è scarto, perché una sola notte può incidere sul destino più di molti anni, e le persone sfiorate o perse lungo il cammino possono accompagnarci per sempre.
Filippo Nicosia costruisce un romanzo a più voci, mettendo sulla pagina personaggi potenti e fragili, sempre costretto a scegliere tra la vita e la sopravvivenza, tra l'avere un prezzo a cui vendersi e pagare un prezzo per la propria libertà.
Gli eroi si baciano racconta la fine della giovinezza, senza nostalgia, ma con l'ardore delle vite in gioco. Dieci anni di storie individuali che in questo romanzo corale pieno di slancio restituiscono la fotografia di giovani venti-trentenni incapaci di pensarsi come “generazione”.

RECENSIONE

Gli eroi si baciano di Filippo Nicosia è una storia in cui si intrecciano le vite di nove ragazzi e ragazze. Undici anni in cui le vite di Jérôme, Nina, Betül, Cecilia, Bernardo, Antonio, Suman, Sergio e Marcella si incontrano, evolvono e maturano. Jérôme è un ragazzo nero che lavora come barman a Roma. Passa dieci ore al giorno dietro un bancone a sorridere ai clienti e a mescolare bevande, e le donne sono il suo punto debole. Perde il lavoro proprio a causa di una donna. La sua migliore amica Nina arriva da un piccolo paesino della Calabria. Scrive per qualche giornale ed è un’aspirante scrittrice. La sua editor Cecilia scova tra le sue carte il romanzo di Nina ed è convinta che quel romanzo sarà il nuovo bestseller della casa editrice. Bernardo è un fotografo che si accontenta di fotografare le persone per soldi, ma in realtà gli piacerebbe fotografare paesaggi, palazzi, campi e tutto ciò che rientra nella categoria di oggetto. Betül è una modella che si rivolge a Bernardo per un servizio fotografico. Antonio e Suman sono due cuochi. Quest’ultimo è un poeta e proprio per questa sua aspirazione si trova in sintonia con Nina. Antonio ha un fratello, Sergio, con un giro tutto suo. E infine Marcella che incontra Jérôme in ospedale dopo un brutto incidente. Marcella è attratta dal paziente, e fa fatica a fidarsi del giovane barman, crede le sia solo riconoscente. Di ogni personaggio emergono le fragilità che vengono esaltate, sostenute o messe a tacere dagli amici. Le vite di tutti si incrociano, i quegli undici anni, anche perdendo un nesso: è nel salto temporale che si smarrisce tanto e poi ci si ritrova con una storia saltata all’aria e ripresa. La narrazione è scorrevole, ma c’è un aspetto un po’ disturbante: i punti di vista. Ogni capitolo viene narrato da personaggi diversi ma soprattutto con punti di vista ora in prima persona, poi in terza e altri in seconda persona. I personaggi quindi, a mio parere, sono poco incisivi e le loro voci restano sempre sullo sfondo.




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