martedì 6 giugno 2023

BLOG TOUR "La correttrice" di Emanuela Fontana: CHI È EMILIA LUTI

 




DATA DI PUBBLICAZIONE: 9 Maggio 2023

TITOLO: La correttrice

AUTORE: Emanuela Fontana

GENERE: narrativa storica
EDITORE: Mondadori

TRAMA

In che modo sono legate le sorti di una giovane bambinaia e del romanzo più celebre della storia della letteratura italiana? Per scoprirlo bisogna calarsi in un palazzo nobile della Firenze del 1838, dove quella ragazza di nome Emilia Luti, nubile e orfana di padre, per mantenere la madre e le sorelle minori fa la spola giorno e notte tra la stanza dei bambini e il Gabinetto letterario di casa Vieusseux, nella doppia mansione di bambinaia e aiutante di biblioteca. Quando Massimo d'Azeglio la incontra nel salotto dell'amico rimane colpito dai suoi modi schietti e dal suo fiorentino purissimo e le propone di seguirlo a Milano per occuparsi della piccola Rina, la bambina avuta dalla prima moglie Giulietta, figlia di Alessandro Manzoni. È così che Emilia fa il suo timoroso ingresso nella casa dello scrittore che con i suoi Promessi sposi ha già conquistato il cuore di migliaia di lettori. Il romanzo ha avuto successo, ma lui non è soddisfatto, si è messo in testa di ristamparlo in un'edizione illustrata e di rivederne completamente la lingua, per avvicinarla ancora di più a un fiorentino capace di parlare a tutti, "una lingua che diventi la lingua degli italiani". Quasi per scherzo, sottopone a Emilia qualche frase, e impressionato dalle sue osservazioni comincia a mandarle dei bigliettini per chiederle aiuto. I due finiranno per rileggere e correggere insieme l'intero romanzo, tra lo studio di Milano e la villa di campagna a Brusuglio, circondati e spesso distratti dalle vicissitudini dell'ingombrante famiglia Manzoni. Capitolo dopo capitolo, fiorirà tra loro la confidenza che nasce quando si cammina insieme in quel luogo spaventoso e pieno di meraviglia che sono le parole di uno scrittore. Don Alessandro rivelerà a Emilia le sue paure, e a sua volta Emilia si aprirà con lui fino a raccontargli il suo più grande segreto. Prendendo le mosse da una storia vera rimasta finora nell'ombra e attingendo dalla corrispondenza tra il Manzoni e la Luti e da materiali inediti emersi dalle sue ricerche, Emanuela Fontana traccia un ritratto profondamente umano dello scrittore più idealizzato di tutti i tempi e trasforma Emilia in un grande personaggio letterario, sagace e libero, rendendo così giustizia al contributo dato da una giovane donna al romanzo più famoso di sempre, nella versione che tutti noi abbiamo letto e studiato.


BLOG TOUR: Chi è Emilia Luti

Attingendo dalla corrispondenza tra Alessandro Manzoni ed Emilia Luti e da materiali inediti emersi dalle sue ricerche, l’autrice, romanzando la vita della sua eroina, fa riemergere dalla polvere del tempo L’editor segreta di Alessandro Manzoni, come recita il sottotitolo di questo coinvolgente romanzo, che vede protagonista una donna fuori dal comune, la quale grazie al suo naturale possesso della lingua fiorentina ha contribuito alla revisione linguistica de I Promessi Sposi, celebre romanzo storico ritenuto il più famoso e il più letto tra quelli scritti in lingua italiana.


Emilia Luti è stata una istruttrice domestica di alcune famiglie aristocratiche milanesi, tra cui quella di Alessandro Manzoni. Grazie al suo naturale possesso della lingua fiorentina ha contribuito alla revisione linguistica dei Promessi Sposi.

Emilia Luti nacque a Firenze da Luigi Luti e Giovanna Feroci. Nell'autunno 1838 si trasferì a Milano assieme alla madre presso casa d'Azeglio, fortemente voluta dal marchese Massimo d'Azeglio (futuro Presidente del Consiglio dei Ministri del Regno di Sardegna) come istruttrice domestica della figlia Rina. Nell'estate dell'anno successivo si recò assieme alla piccola Rina in villeggiatura presso la residenza estiva di Alessandro Manzoni a Brusuglio.

Da questo momento Emilia diventò il punto di riferimento principale dello scrittore che in quegli anni era alle prese con la revisione linguistica del suo romanzo e che aveva trovato in lei una viva fonte di quella lingua fiorentina nella quale voleva "risciacquare" i suoi Promessi Sposi. A partire dal 17 maggio 1841 passò da casa d'Azeglio a casa Manzoni dove rimase per circa un anno, per poi passare, sempre in qualità di istruttrice, prima a casa Litta Modignani, poi a casa Bassi.

Tra il 1839 e il 1842 Alessandro Manzoni e Emilia furono in stretto contatto, come documentano diverse lettere. Manzoni a quel tempo stava ultimando la revisione del suo romanzo, già apparso in una prima edizione nel 1827, e necessitava di una consulenza costante per quanto riguarda gli usi linguistici fiorentini, le frasi idiomatiche, il vero linguaggio delle persone di Firenze. Questo era infatti il suo scopo, che raggiungerà pienamente con la seconda edizione del romanzo (cosiddetta Quarantana perché fu pubblicata a partire dal 1840): scrivere un romanzo che si basasse sulla lingua corrente di Firenze. Le lettere che si sono conservate testimoniano i dubbi assillanti sul corretto significato di certe espressioni da inserire nel romanzo: ne è esempio un rapido scambio in cui Manzoni chiede alla Luti quale sia il corrispettivo fiorentino della frase milanese "El vestii de la festa" e lei risponde "Il vestito delle feste" specificando che viene usato quasi sempre al plurale. Seguendo il consiglio della Luti, Manzoni nel II cap. dei Promessi Sposi scriverà: "Le donne [...] dopo essersi tristemente levate il vestito delle feste...".

Come segno di affetto e di ringraziamento per quanto Emilia e sua madre gli siano state utili, Manzoni regalerà loro una copia dei Promessi Sposi con una speciale dedica, cogliendo l'occasione per dei "veramente giusti e dovuti ringraziamenti per la bontà, con la quale non s'è mai stancata di soddisfare alle mie ripetute e indiscrete domande". Contemporaneamente alla revisione del romanzo, Emilia postillò assieme a Manzoni una copia del Vocabolario milanese-italiano di Francesco Cherubini di proprietà di Manzoni, ora conservato alla Biblioteca Braidense di Milano.

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