RECENSIONE "Lake Mistletoe" di Amber Kelly

 

TITOLO: Lake Mistletoe

TITOLO ORIGINALE: Lake Mistletoe
SERIE: #1 Lake Mistletoe, autoconclusivo
AUTORE: Amber Kelly
DATA DI PUBBLICAZIONE: 16 Dicembre 2024
EDITORE: Royal Books Edizioni

TRADUTTORE: Martina Foschini
GENERE: rosa contemporaneo
AMBIENTAZIONE: America

TRAMA

Negli ultimi anni ho lavorato sodo per farmi strada nel settore alberghiero. La mia carriera nella gestione di uno degli hotel più alla moda di South Beach, a Miami, era interamente pianificata: questo fino a quando quel donnaiolo del proprietario non ha infranto le regole e la mia grande opportunità si è sgretolata come un castello di sabbia.

Quindi eccomi qui, diretta a Lake Mistletoe, una piccola e pittoresca cittadina situata in una valle dell'Idaho. Mia nonna, nonché mia omonima, mi ha lasciato in eredità la sua locanda e ora sono condannata a ristrutturarla per venderla alla fine delle festività natalizie.

I miei ricordi di quest'oasi del Natale sono sbiaditi da tempo, ma sono determinata a sfruttare quest'esperienza per far avanzare la mia carriera e rientrare nel mondo dell'ospitalità alberghiera.

Quando Keller Harris, artigiano e tuttofare non ufficiale di Lake Mistletoe, si offre di aiutarmi con l'infinito elenco di riparazioni e miglioramenti, per me è l'occasione perfetta per fare un po' di esperienza sul campo. Lui è talentuoso, determinato e sexy da morire, ma anche saccente e del tutto indifferente al mio senso per gli affari. Posso imparare molto da lui, ma quel testardo può anche imparare molto da me.

Mentre i muri iniziano a crollare, letteralmente e metaforicamente, comincio a rendermi conto che il successo ha molte forme e che la passione si può trovare in luoghi inaspettati. Sarò in grado di trasformare questa stagione in un primo passo verso una nuova, entusiasmante carriera in Belize? O scoprirò che tutto ciò che ho sempre desiderato è nascosto tra le Montagne Rocciose?

RECENSIONE

Willa Arrington abbandona la sua vita a Miami per raggiungere Lake Mistletoe: l’avvocato le ha detto che sua nonna Wilhemina le ha lasciato la piccola locanda “Gingerbread Inn”. Tra quelle montagne ha vissuto, ma ormai non ricorda più niente e quindi il suo piano è ristrutturare la locanda, rilanciarla e venderla per investire nel Belize, sempre nel settore alberghiero. Vuole rinnovare con la mentalità e l’efficienza tipiche di Miami, ma si scontrerà con la realtà del luogo. Man mano che i lavori procedono infatti Willa battibecca spesso con il presuntuoso Keller Harris, che però sa fare il suo mestiere. Tra un ordine e una litigata, tra Willa e Keller si instaura uno strano rapporto, con sottintesi che almeno all’inizio non vogliono prendere in considerazione. Inoltre, lei ha poca esperienza con l’altro sesso e lui è rimasto scottato, tuttavia tra loro è fuoco e trasporto. Iniziano così una storiella di natale con una data di scadenza. Nel frattempo però non tutto è come sembra e a causa di incomprensioni e cose che si ignorano, tutto precipita. Bisognerà recuperare l’errore commesso e capire qual è il proprio posto. Amber Kelly descrive nei particolari le location e lo fa a tal punto da poter visualizzare nel dettaglio quello che leggiamo. Lake Mistletoe è una piccola oasi nascosta con persone gentili. Oltre ai lavori di ristrutturazione, ci immergiamo così tanto nel clima natalizio che ci sembra di addobbare anche noi la locanda mangiando i biscotti al pan di zenzero e bevendo la cioccolata calda. Willa è fuori luogo tra le montagne e pur avendo le idee chiare su ciò che vuole, si lascia trascinare da quello che ha intorno. Keller è più strutturato, ma non può fare a meno di farsi coinvolgere da questa donna che entra come un uragano nella sua vita. Sono buffi quando tentano di negare quello che sta succedendo, eppure incredibilmente naturali quando si lasciano andare. Lungo la strada impareranno a farsi perdonare e a lottare per quello che si vuole. Ci sono diversi personaggi minori. Oltre a un gruppo ristretto di abitanti del lago, molto legato e che si aiuta e che incide nella trama, non posso non nominare i clienti della locanda che rappresentano una grande famiglia allargata perché per loro tornare al “Gingerbread Inn” significa rispettare una piacevole tradizione. Willa e Keller non possono essere più diversi, tuttavia la tensione sessuale crepita tra loro. Non leggiamo pagine particolarmente osè, però sono il preludio di qualcosa che si rafforza e intensifica nel tempo. Willa ha dovuto ricordare il significato del natale e questa avventura nata per uno scopo, strada facendo ha cambiato meta, anche grazie a Keller. Potremmo dire che “bisogna dare tempo al lago” perché i piani cambiano perché la vita stessa cambia.

Ester