TITOLO: Agente del caos
AUTRICE: Alexandra Gale
SERIE: Inside the rehab #1
DATA DI PUBBLICAZIONE: 22 Maggio 2016
EDITORE: self publishing
GENERE: Paranormal dark romance
CATEGORIA: suspance
NARRAZIONE: pov maschili e femminili
COPPIA: Ajay Cooper, giovane ventunenne rinchiuso in una clinica psichiatrica; Esmeralda Ghale, dottoressa della clinica psichiatrica.
PRESENTAZIONE QUI
SINOSSI
FOLLIA: Stato di alienazione mentale determinato dall'abbandono di ogni criterio di giudizio.
PAZZIA: Correntemente, qualsiasi forma di alterazione, permanente o temporanea, delle facoltà mentali.
INSTABILITÀ: Tendenza a subire repentine alterazioni e variazioni.
CAOS: Presso i filosofi antichi, il disordine universale della materia, precedente al cosmo.
AJAY COOPER: Indefinito.
Era questo che l'affascinante psichiatra Esmeralda Ghale scrisse nella sua cartella clinica. Per anni aveva curato centinaia di casi diversi ma con Ajay Cooper tutti quegli anni le si sgretolano lentamente tra le mani. Per quanto possa essere assurdo, quella donna fu spinta da un perverso desiderio si scoprire quell'anima oscura, quel ragazzo era tanto furbo da saper nascondere la sua instabilità. E quando ti ritrovi faccia a faccia con una mente simile bisogna stare attenti, perché potrebbe far impazzire anche voi.
E Esmeralda Ghale ne era la prova...
E Esmeralda Ghale ne era la prova...
RECENSIONE
Ecco i pazzi. Il disadattati. I ribelli. I facinorosi. Le spine nei fori quadrati. Quelli che vedono le cose diverse. Non sono appassionati di regole. E non hanno alcun rispetto per lo status quo.
Si possono citare, essere in disaccordo con loro, glorificarli o denigrarli. L’unica cosa che non si può fare è ignorarli. Perché cambiano le cose. Spingono la razza umana nel futuro.
Mentre alcuni possono vederli come pazzi, noi li vediamo come geni. Perché le persone che sono abbastanza folli da pensare di poter cambiare il mondo, sono quelli che lo fanno davvero.
(Apple, Think different)
Si possono citare, essere in disaccordo con loro, glorificarli o denigrarli. L’unica cosa che non si può fare è ignorarli. Perché cambiano le cose. Spingono la razza umana nel futuro.
Mentre alcuni possono vederli come pazzi, noi li vediamo come geni. Perché le persone che sono abbastanza folli da pensare di poter cambiare il mondo, sono quelli che lo fanno davvero.
(Apple, Think different)
***
La gente vede la follia nella mia colorata vivacità e non riesce a vedere la pazzia nella loro noiosa normalità!
(Il cappellaio matto nel film Alice in Wonderland)
(Il cappellaio matto nel film Alice in Wonderland)
***
La pazzia. Cosa crediamo sia la pazzia?
Chiamiamo pazzia ciò a cui non riusciamo ad attribuire una spiegazione razionale, ciò che è ignoto, ciò che non rientra nei nostri parametri di normalità. Ma ora chiediamoci... cos'è la normalità? Cosa viene reputato normale?
Ritengo che ognuno di noi è pazzo a modo proprio, ognuno di noi ha la piena libertà di essere ciò che desidera essere senza costrizioni e regole che impongono chi essere.
Tutti in modo e in un altro siamo pazzi. La pazzia è difformità ma al tempo stesso anche genialità.
Ajay Cooper è l'incarnazione del desiderio degli impulsi più sfrenati e degli istinti più perversi dell'essere umano.
Ajay è un essere geniale.
Salve lettori. Pronti per la nuova recensione di oggi? Ebbene si, io sono super entusiasta ed euforica nel presentarvi un romanzo sbalorditivo che è capace di entrarvi dentro pelle e di insidiarsi direttamente nella mente.
Il romanzo in questione è "Agente del caos", un paranormal romance davvero intricato da comprendere e che suscita nel lettore un susseguirsi di emozioni contrastanti e controverse che lo attraggono sempre più verso qualcosa di inesplorato e oscuro che lo spaventa.
La storia si volge attorno ad una clinica psichiatrica di Manhattan di proprietà della famiglia Henderson di cui Brayden Henderson - fidanzato di Esmeralda Ghale, la dottoressa che lavora nella clinica - ne è il proprietario.
Esmeralda Ghale, 29 anni, psichiatra ferrata e amante del suo lavoro, ha l'obiettivo di curare i suoi pazienti e di rendere meno dolorose le loro problematiche.
La dottoressa viene a conoscenza di un caso clinico irrisolto da mesi che suscita immediatamente la sua curiosità e decide di prenderlo in custodia. Il caso clinico in questione riguarda un certo Ajay Cooper, un ventunenne dai capelli biondi e dallo sguardo glaciale e tenebroso.
Esmeralda rimane completamente affascinata da quel ragazzo ignoto e problematico che ama tormentarla e che gode nel vederla intimorita e disorientata sotto il suo sguardo.
Ajay è un tipo distaccato, ostile, dallo sguardo fuorviante e cuore inaccessibile che la ammonisce ogni qual volta sono a distanza ravvicinata.
Esmeralda cerca di disarmarlo ma lui non vuole cedere.
Lui ha il potere di provocarle brividi ed emozioni che Esmeralda non aveva mai provato prima e lei ha il potere di fargli perdere il controllo.
«É così bella dottoressa. Lucente nelle sue imperfezioni, fiera dei suoi errori, consapevole dei suoi guai.» Mi volto di scatto e ci ritroviamo faccia a faccia, guardo le sue labbra carnose e rosee poi riporto l'attenzione sugli occhi. I respiri accelerano non spettiamo di guardarci e poi succede, ci baciamo.
Man mano che la storia va avanti, Ajay si rivela essere sempre più misterioso ed enigmatico con commenti e rivelazioni che la dottoressa ritiene sempre più strane e ambigue.
“Qual è la realtà? Esistono effettive possibilità di conoscere la vera realtà? Esistono realtà di cui ne lei ne nessun'altra sa nulla. La realtà non è così come appare. Io non sono così come appaio. Lei non è così come appare. Lei come questa vita è costituita da due realtà parallele, io esprimo il rifiuto del possibile con la fuga nell'impossibile. Vivo in mondi virtuali, impossibili, in modo degno, come non è consentito in questa realtà.”
L'inaspettato viaggio in Inghilterra cambierà il corso degli eventi e capovolgerà le loro vite.
Verranno alla luce segreti che Ajay ha nascosto per troppo tempo e che divorano dentro.
Se credete che questa sia una storia d'amore come le altre, vi sbagliate enormemente.
Questa è una storia di caotica follia, di perversione, di attimi fugaci e intensi che si protraggono nella mente.
Ajay è un enigma da decifrare, la sua vita è come un puzzle di cui pian piano Esmeralda cerca di riordinare i tasselli e quello che ne viene fuori è un uomo profondamente segnato dagli avvenimenti passati, ha una terribile voglia di amare ma reprime i suoi sentimenti che lentamente lo divorano dentro.
Ajay si insidierà nella vostra mente, vi farà impazzire, vi ingarbuglierà la mente e vi farà dimenticare chi siate.
Alexandra Gale ha fatto di questo romanzo un capolavoro: dalla sua follia ne è uscito un romanzo psicologico che non vi lascerà più andare.
Sta a voi decidere se amare o odiare Ajay.
Io me ne sono letteralmente innamorata, amo la sua follia, la sua schiettezza, la sua arroganza e la sua depravazione, la sua aggressività e la sua dolcezza in quei rari momenti.
Mi sono dilungata troppo. Me ne rendo conto :D
Spero apprezziate ed amiate anche voi questo romanzo davvero contorto ed avvincente.
Ringrazio l'autrice per la sua disponibilità, per il nostro delirio quotidiano e per tutto il resto.
Grazie <3
VOTO 5/5
Raffaella
INTERVISTA ALL'AUTRICE
1. Per iniziare… raccontaci qualcosa di te,
qualcosa che vorresti che i lettori sapessero prima di entrare in contatto con
il libro che hai scritto.
Sono una persona
completamente MATTA, adoro le menti squilibrate e tutto quello che riguarda la
follia.
2. Come è nata l’idea per questo romanzo?
Non avevo una vera e propria idea in mente, mi balenavano tanti pensieri per la testa ma
non riuscivo a focalizzare bene il quadro generale di quello che volevo. Alla
fine mi sono chiesta: “qual è la cosa che ti attrae maggiormente?” La risposta
fu semplice; la follia e così, pian piano iniziai a buttar giù la trama.
3. Spiegaci come hai creato il carattere di Ajay e della dottoressa Esmeralda.
Il mio obiettivo principale
era: “Ajay deve essere la nemesi di Esmeralda”. Per il carattere di Ajay mi
sono ispirata al personaggio del Joker tirandone fuori tutti i particolari
principali e le sfaccettature. Per Esmeralda, ho fatto affidamento alle mie
emozioni.
4.
Qual è stata
la parte del romanzo più difficile da scrivere e perché?
Senza dubbio quando vanno a visitare il castello in
Inghilterra. Sono stata li a Dicembre di quest’anno, ho visitato ogni singola
stanza. Quando sono arrivata nelle segrete e ho visto quei graffi sul muro,
sono stata colta da una miriade di emozioni soffocanti. Per questo, ogni volta
che iniziavo a scrivere tutta la parte riguardante il castello, era come
ritornare a quel momento.
5. Cosa vorresti che il lettore
riuscisse a comprendere leggendo il tuo libro? Quale significato non del tutto
esplicito vorresti potesse cogliere?
Vorrei far
capire loro che siamo tutti pazzi, in una maniera o nell’altra e se cerchiamo di tenere troppo a bada i nostri
scheletri nell’armadio, prima o poi,
questi ci risucchieranno. Facendoci entrare in un vortice di follia al quale
sarà difficile sfuggire.
6. Che genere definiresti il tuo romanzo e perché?
Ad oggi quando mi viene posta questa domanda, non saprei
proprio cosa dire. Non lo definirei, non voglio attribuirli nessun genere.
Voglio lasciare agli altri il compito di definirlo. Ad identificarlo in un
“Paranormal Dark Romance” è stata una mia amica e così, mi sono adeguata.
7. Cosa ti ha spinto a scegliere il titolo “Agente del
caos” per il tuo romanzo?
“Se introduci un po' di anarchia...se stravolgi
l'ordine prestabilito.. tutto diventa improvvisamente caos... Io sono un agente del
caos... E sai qual è il bello del caos? E' equo!” Ogni volta che guardo “Il
cavaliere oscuro” e Joker inizia il suo discorso in quella stanza d’ospedale, i
miei occhi si fanno a cuore. La scelta è stata più semplice del previsto.
8.
Hai intenzione
di tradurre il romanzo per pubblicarlo in altri Paesi?
Mia madre è Italo- inglese, con lei ne abbiamo discusso ma per ora, rimane solo
un idea.
9. Qual è il
tuo genere preferito?
Il genere New Adult alla
Penelope Douglas e Jamie McGuire con protagonisti stronzi e quello erotico.
10. Quali sono i tuoi autori/autrici preferiti?
E. L James, Penelope Douglas, John Green e Giorgio Faletti.
11. Hanno
influenzato in qualche modo il tuo modo di scrivere?
No,
non credo.
12. Chi sono i tuoi più grandi sostenitori?
In assoluto il mio gruppo di amiche la “Suicide Squad”,
l’autore Davide Ioime, l’autrice Cosima Cannatella e Debora C. Tepes.
13.
A quando il
prossimo romanzo? Tratterai un genere diverso o ti focalizzerai ancora su
questo?
Sto scrivendo un nuovo romanzo in
contemporanea con il seguito di “Agente del Caos”. Sarà un New Adult fuori
dagli schemi, sempre paranormal.
14. Come e
quando ti sei resa conto di essere uno scrittore?
Non
mi ritengo una scrittrice, alcune volte mi sento a disagio quando mi dicono che
lo
sono. Quando
hai una fantasia che viaggia ininterrotta, devi trovare un modo per buttar fuori
quelle idee altrimenti rischi di impazzire.
15.
Ci sono
scrittori disciplinati, metodici, che stilano scalette e rileggono mille volte
i loro scritti; e autori che istintivamente buttano giù frasi su frasi fino a
comporre un romanzo. Tu che tipo di scrittore sei?
La più caotica, disordinata e indisciplinata che ci possa essere sulla faccia
della terra.
16.
Per chi volesse pubblicare
come te un romanzo, cosa consiglieresti?
Informarsi
sempre sul metodo di pubblicazione, non farsi abbindolare dalla prima casa
editrice che prova a proporgli un contratto. Tenere duro e non farsi abbattere
perché questo è un mondo di squali.
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