sabato 9 settembre 2017

BLOG TOUR 6° TAPPA "Stilly Smith e il segreto della Villa": INTERVISTA A FEDERICA DI IESU


Salve readers, oggi in occasione della 6° tappa del blog tour dedicato al romanzo Stilly Smith e il segreto della Villa dalla penna di Federica Di Iesu vi proponiamo l’intervista all’autrice. E se non avete ancora letto il romanzo, correte a leggerlo! L’amicizia e il romanticismo si fondono con il mistero creando un connubio perfetto!


1. Com’è nata l’idea per questo romanzo?
Innanzitutto grazie per avermi ospitato nel tuo blog e approfitto per salutare tutti i lettori. La domanda che mi fai, è un quesito che mi pongono tanti e al quale non so mai dare una risposta precisa, perché non è mai stata un’i dea che ha fatto sì che determinasse la stesura del libro. Ti cito una pezzo di una canzone di un cantante che amo: Vasco. Lui risponde
“Ma le canzoni
Son come I fiori
Nascon da sole
E sono come I sogni
E a noi non resta
Che scriverle in fretta
Perché poi svaniscono
E non si ricordano più.”

Anche per i miei libri è così. Nascono da soli come fiori e mi affretto a scriverli, prima che svaniscano.

2. Spiegaci come hai creato il carattere della protagonista Stilly.
Stilly è un personaggio forte, solare e curioso. Sono affascinata da persone come queste, quindi per me è stato semplice seguire un modello che ammiro. E’ facile per un lettore identificarsi in Stilly, perché anche lei ama leggere. Mi piaceva l’idea che narrando la storia, l’interlocutore potesse ritrovarsi e confondersi tra le righe.

3. Ti immedesimi in uno dei personaggi del romanzo in questione?

Sì, Irene. Questa ragazza come me, ha una grande passione per l’arte e non si prende mai sul serio. E’ molto protettiva verso chi ama, ha un forte legame con la famiglia e difficilmente si trattiene dal dire quello che pensa davvero. In questo libro non ha un ruolo principale, ma è un personaggio a cui sono affezionata e sto riportando negli ultimi quattro romanzi.

4. Che tipo di personaggio è l’anziana ebrea Beatrice, amica della nostra protagonista? Perché hai voluto che Stilly avesse un’amica molto più grande di lei?

Beatrice che un personaggio interessante perché porta dentro se tutti gli elementi fondamentali per creare un ruolo di spessore: saggia, forte, determinata e dolce. Non è il primo romanzo in cui affianco personaggi di giovane età, accanto ad anziani. Credo che al fine di scrivere un buon libro, questo connubio possa dare una visione a 360° di eventi e riflessioni introspettive. Un’elasticità che non ha limiti nel racconto. Un’altra motivazione è trasmettere a chi legge, di non sottovalutare chi è più avanti nell’età rispetto a noi, ma cercare di considerarli dei nostri maestri di vita. Abbiamo molto da imparare, sempre.

5. Qual è stata la parte del romanzo più difficile da scrivere e quale, invece, quella che hai esposto con più fervore?

La parte più difficile è stata quella di calarsi nei panni di un’ebrea sopravvissuta alla guerra, dove aveva perso tutta la sua famiglia. Ho fatto diverse ricerche personali, raccogliendo testimonianze di chi ha vissuto in quel periodo. Entrare in empatia con quel tipo di esperienze, per poterle raccontare al meglio, non ti lascia indifferente.
La parte più semplice invece è stata quella di narrare i luoghi della Toscana, della Maremma. Luoghi che conosco e che amo.

6. Nel romanzo hai inserito qualcosa di te?

C’è sempre molto di me.  I pensieri nel blog di Stilly sono i miei. Le mail che i cuori infranti inviano a Stilly sono esperienze inventate, mentre le risposte sono quelle che darei io.

7. Regalaci l’estratto più bello del tuo libro.

La stanza viene improvvisamente travolta da un’ondata di profumo alla lavanda, quella che il giorno precedente Silvia aveva raccolto dal campo vicino a casa mentre cercava per l’ennesima volta la valigia scomparsa. Il ventilatore sul comò continuava incessantemente il suo movimento meccanico l’orologio a pendolo scandiva il tempo che sembrava stranamente rallentato.
“Ho amato mia sorella come non ho amato nessun’altra persona in tutta la mia vita. Io e lei eravamo una cosa sola, abbiamo trascorso insieme i giorni più belli, quelli più spensierati dove l’unico ostacolo era quello di passare da un gioco all’altro scegliendo il migliore. Poi con l’arrivo della guerra tutto è cambiato. Così quello che abbiamo iniziato a condividere, sono stati i giorni peggiori della nostra esistenza. Non avevamo cibo, avevamo perso i nostri genitori, le nostre guide, i punti fermi di ogni bambino. Dovevamo nasconderci solo perché eravamo ebree, ricordo il rumore dei nostri respiri affannati dopo aver corso per scappare nello scantinato che ci nascondeva. Le nostre piccole e magre braccia che si stringevano tremanti per la paura di essere separate.” 
Silvia ascoltava tutto senza perdere nessuna parola, nessuna inclinazione della voce. Le sembrava di poter vedere quelle sorelle con i visi scarni e gli occhi pieni di terrore.
“Quello che ti sto per dire, non dovrai dirlo ad anima viva. Sei pronta a tenere questo segreto?”
Silvia sente accapponare la sua pelle. “Sì.”

8. Perché hai voluto partecipare con questo romanzo al concorso IlmioLibro?

E’ una buona occasione per farsi conoscere


9. Nei tuoi romanzi si può dire che la componente del mistero non manca mai. Come mai?


Perché ne sono terribilmente affascinata. Quando ero piccola (e non solo) mi addentravo con gli amici nelle case abbandonate e inventavamo storie. Ora le scrivo e le vivo.


10. Ci sono scrittori disciplinati, metodici, che stilano scalette e rileggono mille volte i loro scritti; altri autori, invece, che istintivamente buttano giù frasi su frasi fino a comporre un romanzo. Tu che tipo di scrittrice sei?

Il primo libro è stato scritto così, improvvisando. Il secondo un po’ meno e i successivi hanno avuto via via una scaletta molto più dettagliata fino a riempire un intero taccuino solo di annotazioni.
11. Succede a volte che la tua fantasia ti porta a condurre la storia da una parte diversa da quella concordata e incontri nel corso della sua stesura delle discordanze di idee?

Difficilmente, ho già tutto il libro in testa come se avessi vissuto la storia in prima persona.

12. Cosa vorresti che il lettore riuscisse a comprendere leggendo i tuoi libri? Quale significato non del tutto esplicito vorresti che si potesse cogliere?

Vorrei trasmettere positività e la complicità tra donne cosa che nella quotidianità abbiamo perso

13. Qual è l’opera più difficile che hai scritto? E quale quella che ti ha suscitato più emozioni?

Per fortuna non c'è stato un libro in cui ho trovato difficoltà nel raccontare, diciamo che il blocco dello scrittore ancora non so cosa sia. Quella che mi ha dato più emozioni è stato "Un istante per sempre" perché mi ha dato la possibilità di arrivare al concorso ILMIOESORDIO in finale

14. Tutti conosciamo la passione che metti nel creare immagini e riprodurre volti. Com’è nata la tua passione per il disegno? Ti è stata trasmessa da un tuo conoscente o hai iniziato da sola per hobby?

Disegno da quando ne ho memoria! È una passione innata e non trasmessa. Ho frequentato l'Istituto d'Arte in cui ho avuto modo di approfondire le conoscenze pratiche e teoriche.

15. A quando il prossimo romanzo? Tratterai un genere diverso o ti focalizzerai ancora su questo?

Ancora non so di cosa parlerà il prossimo romanzo, sarà una sorpresa anche per me!

10 commenti:

  1. bella intervista, non sapevo del riferimento a vasco ;)
    Luigi Dinardo

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  2. Artista dalla nascita, grande Federica !!!!!

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  3. complimenti per l'intervista mi piace conoscere l'autrice dei libri si scopre sempre qualcosa sui libri che scrive

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  4. Quest'intervista all'autrice è stata molto interessante!! Conosco già il suo modo di scrivere, ma è stato bello scoprire qualcosina in più...come il fatto che i libri li ha già in mente prima di scriverli!! 😊
    Questo blog tour mi piace sempre di più! 😉 📖 💖

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    1. Ho condiviso questa tappa qui https://m.facebook.com/story.php?story_fbid=10159241520520514&id=828975513

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  5. Intervista bellissima. Complimenti di cuore <3

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  6. Bellissima intervista e colgo l occasione per fare i compli menti a Federica per i suoi disegni che sono sempre spettacolari! È bello conoscere i pensieri e i metodi di scrittura di un autore e questa intervista mi è piaciuta molto, complimenti!

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  7. Che bella intervista, sono sempre più curiosa nei riguardi di questo romanzo! E sono certa che il prossimo romanzo di Federica sarà altrettanto interessante e diverso dai suoi altri per ambientazione, caratteristiche dei personaggi ecc. ecc.

    Lettrice fissa come Alexandra Scarlatto.
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