RECENSIONE "Il gioco del dolore" di Morticia Knight

Buon pomeriggio lettori, Lara ci parla de Il gioco del dolore, il terzo volume della serie Play di Morticia Knight uscito ieri con Quixote Edizioni. Il terzo episodio della vita di Phil e Terry ormai totalmente consapevoli del loro amore e di voler intraprendere il BDSM come stile di vita.

TITOLO: Il gioco del dolore

TITOLO ORIGINALE: Pain Play

SERIE: #3 Play

AUTORE: Morticia Knight

DATA D’USCITA: 16 Marzo 2019

EDITORE: Quixote Edizioni

GENERE: BDSM qlgbt

NARRAZIONE: pov maschili in terza persona

AMBIENTAZIONE: Los Angeles

FINALE: no cliffhanger

PROTAGONISTI: Phil, dom; Terry, sub.

TRAMA

Terry è pronto a ricevere del dolore che lo conduca al piacere.

Più Terry si immerge nella dinamica BDSM insieme a Phil, più si rende conto di essere pronto per un rapporto che in includa il lifestyle in maniera totale. Ha ancora molto da imparare nel suo viaggio D/s con il suo Master, ma ha già scoperto un senso di pace e di soddisfazione che non sapeva di poter provare.
Phil non vede l’ora di mostrargli quanto il dolore erotico possa essere sublime.
Quando Terry gli confessa il suo desiderio di portare la loro relazione come Master e sub al passo successivo, Phil non potrebbe essere più eccitato e decide di esplorare alcuni dei limiti negoziabili del suo ragazzo, riguardo al dolore. Come se non bastasse, sono in arrivo le vacanze di Natale, durante le quali potranno festeggiare con gli amici. Se solo Phil ricevesse un’offerta di lavoro per qualche film, realizzerebbe tutti i suoi desideri di Natale.

I segreti verranno rivelati, i desideri proibiti verranno condivisi e il nuovo anno inizierà con il botto. Questo farà avvicinare non solo Phil e Terry, ma anche i loro amici: Master Gerard e Marco, il suo ragazzo.

RECENSIONE

Siamo giunti al terzo libro della serie Play incentrata sulla vita di Phil e Terry, il loro rapporto, i sentimenti che li uniscono e lo stile di vita BDSM che hanno intrapreso da che si sono ricongiunti.

Dal primo libro abbiamo vissuto la loro crescita sentimentale ma soprattutto la loro evoluzione nelle dinamiche Dom/sub, Terry ormai forte dei sentimenti e della totale fiducia nel suo Dom è sempre di più pronto ad abbracciare il BDSM come stile di vita quotidiano, tutti i giorni e tutte le ore. Phil è al settimo cielo per avere nella sua vita la sua anima gemella come sub ma il non aver più un lavoro quindi non poter provvedere totalmente economicamente ai bisogni del suo sub e la differenza di età lo portano a dei momenti di sconforto ma Terry lo sostiene e lo fa capitolare, non gli permette di dubitare mai anche a rischio di alzare la testa e dirgliene quattro. Dal primo libro ho sempre preferito la caratterizzazione di Terry e la sua evoluzione, anche rimanendo fedele a se stesso riesce ad immergersi totalmente nel suo ruolo e a crescere. Phil il Dom invece non lo so, c'è qualcosa che non mi ha mai fatto entrare in contatto con lui, è sicuramente un Dom esemplare e nutre grandi sentimenti ma mi è sempre apparso statico e rigido, tantissimo dialogo, tante scene messe in atto ma chi spicca sempre su tutto è Terry.

L'autrice ha uno stile semplice e diretto, a tratti troppo veloce e un po’ superficiale, molte le scene bdsm descritte bene senza risultare volgari o di cattivo gusto. Tutta la storia è incentrata sul percorso che intraprendono nel mondo BDSM, i rapporti con la coppia formata da Master Gerard e Marco, le interazioni e le decisioni prese per vivere al meglio la loro serenità di coppia. È una storia godibile e mai eccessiva, sensuale al punto giusto nonostante si parli di erotico bdsm e il sondare i limiti del dolore. Interessante la parte riguardante il sub Marco anche se peccato poco approfondita, accennata ma subito lasciata , chissà forse ne scopriremo di più in futuro magari. Phil e Terry, il Dom e il suo sub, amore ed erotismo, dialogo e fiducia, affidarsi e prendersi cura dell'altro, bisogni appagati e desideri realizzati, lo consiglio soprattutto a chi è curioso di intraprendere per la prima volta la lettura del genere bdsm.

Lara