martedì 21 maggio 2019

RECENSIONE "Tre sorelle, tre regine" di Philippa Gregory




TITOLO: Tre sorelle, tre regine
TITOLO ORIGINALE: Three Sisters, Three Queens
SERIE: #8 The Plantagenet and Tudor Novels
AUTORE: Philippa Gregory
DATA D’USCITA: 21 Maggio 2019
EDITORE: Sperling & Kupfer
GENERE: narrativa storica
NARRAZIONE: pov femminile in prima persona
AMBIENTAZIONE: Inghilterra
FINALE: no cliffhanger
PROTAGONISTIMargherita Tudor, donna che sale sul trono d'Inghilterra.





TRAMA


Londra, 1501. Quando la giovane e orgogliosa Caterina d'Aragona lascia la sua amata Spagna e giunge alla corte dei Tudor per sposare l'erede al trono d'Inghilterra, la principessa Margherita le prende subito le misure. Non desidera un'altra principessa a corte, né è disposta a lasciarsi conquistare dagli occhi celesti e i modi gentili della futura cognata. La vista, poi, della fastosità delle nozze non fa che accenderne l'invidia. Il matrimonio è una dichiarazione al mondo della ricchezza e della grandiosità dei Tudor. Il re ha speso una fortuna per una settimana di giostre, festeggiamenti e banchetti, le fontane versano vino e si arrostiscono buoi. Così, quando arriva il suo turno e viene data in moglie al re di Scozia per consolidare la pace tra i due regni, Margherita accetta il suo destino. Nonostante le paure iniziali, s'innamora di quella terra. Tuttavia, quando l'esercito del marito si scontra con quello del fratello, divenuto re Enrico VIII, deve fare una scelta. E non va meglio alla principessina Maria, la prediletta della famiglia Tudor, adorata in tutta Europa per la bellezza e il fascino, che re Enrico VIII offre, appena diciottenne, all'anziano re di Francia. Diventate regine d'Inghilterra, Scozia e Francia, le tre donne si ritrovano unite dalla lealtà degli affetti e divise dalla violenza della politica, costrette a schierarsi l'una contro l'altra in battaglia e a difendere i rispettivi troni da tradimenti e pericoli. Ma il loro legame sarà sempre più forte di tutto, più potente di qualsiasi uomo, persino di un re.

RECENSIONE

Philippa Gregory possiede la bravura di saper scrivere storie bellissime dalla sua ricerca e dalla sua immaginazione. Il titolo si riferisce alle sorelle Margherita e Maria Tudor e alla loro cognata Caterina d’Aragona (moglie di Enrico VIII). Il libro si concentra principalmente su Margherita, sui suoi giorni da ragazza nella corte dei Tudor, ai suoi anni come regina di Scozia e Maria e Caterina sono sempre in disparte per infastidire, tradire e sostenere, come le sorelle possono fare. Mi è piaciuto il ritratto di Margherita, anche se all’inizio non è stato facile. È una donna avida, dispettosa e vendicativa. Per coloro che pensano che questo libro sia un romanzo tripartito dalle prospettive di Caterina, Maria e Margherita, vi posso dire che non lo è poiché Margherita è l’unica narratrice in prima persona. La lettura risulta un po’ faticosa, all’inizio si cerca di perseverare nel leggere perché Margherita è una ragazza dodicenne e i suoi atteggiamenti meschini sono spiegabili, anche se sgradevoli. Tuttavia, la cattiveria si estende dalla prima fino all’ultima pagina del libro e ci sono diverse ripetizioni che rallentano la lettura e che sicuramente la fanno risultare pesante. Il suo personaggio ha una vera trasformazione da principessa viziata e ossessionata dai migliori abiti e titoli fino alla difficoltà di reggere la corona per il suo unico figlio. È una donna affascinante la cui vita è quasi turbolenta come quella di sua nipote Maria, regina di Scozia. La Gregory non ha paura di scrivere un personaggio improbabile, apprezzo molto il suo intento di far luce su donne che nel corso del tempo sono state dimenticate. L’autrice ci mostra la crescente maturità di Margherita mentre si trova di fronte alle avversità, dai piagnucolii per gli abiti più belli fino alle preoccupazioni sull’eredità di suo figlio. Penso che l’autrice abbia voluto rappresentare una donna che lotta duramente contro il muro quasi impenetrabile del patrimonio sacrilego, usando ogni arma del suo arsenale per fare del meglio per sé e suo figlio. Tuttavia, devo dire che è stato fuorviante il presunto tema di tre sorelle e il loro “legame speciale”. Sicuramente c’è uno studio sulle loro vite parallele ma dato che l’intero libro è dal punto di vista di Margherita, non si avverte il legame. L’abilità dell’autrice è il riuscire a rendere vivi i personaggi storici, dando loro personalità credibili. Con questa storia l’autrice vuole mostrarci che Margherita è proprio come una qualsiasi donna che vuole prendere le proprie decisioni ma ci sono sempre delle conseguenze su quello che fa, specialmente a partire dal momento in cui diventa regina.

Raffaella




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