Buona sera lettori, Raffaella ci parla de Il treno di cristallo, il nuovo romanzo di Nicola Lecca uscito due giorni fa con Mondadori. Siete pronti a lasciarvi trasportare e affascinare dalla scrittura intensa e profonda di questo autore talentuoso?
TITOLO: Il treno di cristallo
SERIE: autoconclusivo
AUTORE: Nicola Lecca
DATA D’USCITA: 21 Gennaio 2020
EDITORE: Mondadori
GENERE: narrativa contemporanea
AMBIENTAZIONE: vari
FINALE: no cliffhanger
PROTAGONISTI: Aaron, uomo alla ricerca di se stesso.
TRAMA
TRAMA
A Broadstairs, incantevole villaggio della costa inglese, Aaron lavora come apprendista nella storica gelateria Morelli e vive in simbiosi con Anja: una madre depressa e protettiva che gli tiene nascosta l'identità del padre e nulla racconta di Zagabria, la città dalla quale sono fuggiti quando lui era piccolo. Fortuna che Gennarino, il suo migliore amico, è un vulcano di allegria e colora di ottimismo il grigiore trasmesso dalla malinconia di Anja. Dal canto suo, Aaron ha imparato a essere felice con poco. Gli bastano il sapore del gelato al mandarino, le passeggiate solitarie lungo le scogliere a strapiombo sul mare e le conversazioni con Crystal, la ragazza che ama. Si sono conosciuti online e la loro relazione va avanti da più di un anno: ma è soltanto virtuale. Ogni volta che lui cerca di organizzare un incontro, lei trova mille scuse per rimandare. Eppure Aaron preferisce la sua presenza incompleta al dolore della solitudine. Finché un evento inatteso sconvolge tutto. Dalla Croazia arriva la lettera di un notaio che annuncia ad Aaron la morte di quel padre che gli è sempre stato tenuto nascosto, e lo invita a raggiungere Zagabria per l'apertura del testamento. In treno, grazie a un biglietto di Interrail. Sprovveduto e impreparato alla vita, Aaron affronterà con coraggio la sua piccola Odissea alla ricerca della verità. Dall'Inghilterra a Zagabria passando per Amburgo, Praga, Lubiana, Bratislava e Szentgotthárd si incontrerà finalmente col mondo: che lo metterà alla prova, fra rischi e tentazioni, offrendo in cambio incontri inattesi e immensa bellezza. L'ingenuità del protagonista, ricco soltanto dei suoi desideri, dà vita a pagine che ci offrono la disarmante purezza di uno sguardo nudo: capace di illuminare la complessità del mondo, evidenziando i paradossi delle relazioni online e le ipocrisie delle tante trappole tese per trarre profitto dalle nostre solitudini.
RECENSIONE
Il treno di cristallo è il nuovo intenso e profondo romanzo di Nicola Lecca che, con la sua prosa magistrale e curata, ci fa provare sulla pelle tutte le sensazioni e le emozioni che la sua scrittura è in grado di regalare al lettore. Sin dalla prima pagina vi sentirete avvolti da questa atmosfera carica di sensazioni ed entrerete nella storia di Aaron, un uomo che ha un costante senso di solitudine e di insoddisfazione, che vive con una madre morbosa afflitta dalla depressione e trova svago in relazioni online che comunque non riescono a soddisfarlo.
Tutto cambia quando una inaspettata telefonata lo porta in Croazia alla ricerca di se stesso e della sua identità e di quel padre che non ha mai conosciuto e che è morto senza poterlo conoscere davvero. Armato di coraggio compie un viaggio non solo fisico ma soprattutto interiore, conoscendo e vivendo un mondo che non hai conosciuto se non dall'interno della gelateria Morelli. Nicola Lecca con la potenza della sua scrittura a cui ci ha abituati e che riesce a stupirci sempre ad ogni romanzo ci fa vivere insieme ad Aaron un viaggio alla ricerca di stesso e della sua identità, delle sue radici e del passato che non ha mai conosciuto. Un viaggio in cui matura, in cui compie delle scelte, su un treno non solo fisico ma soprattutto interiore, la cui meta è prendere coscienza di se stesso. Durante questo viaggio avvertirete i suoni e i rumori, assaporerete con lui i profumi e le squisitezze dei cibi e ammirerete la bellezza di un mondo che tutti abbiamo ancora da scoprire. È un vero talento scrivere nel mondo in cui scrive Nicola Lecca, penso che siano pochi gli scrittori che riescono a rapirci il cuore e quando li conosciamo non riusciamo più a fare a meno di leggerli.
Raffaella
Tutto cambia quando una inaspettata telefonata lo porta in Croazia alla ricerca di se stesso e della sua identità e di quel padre che non ha mai conosciuto e che è morto senza poterlo conoscere davvero. Armato di coraggio compie un viaggio non solo fisico ma soprattutto interiore, conoscendo e vivendo un mondo che non hai conosciuto se non dall'interno della gelateria Morelli. Nicola Lecca con la potenza della sua scrittura a cui ci ha abituati e che riesce a stupirci sempre ad ogni romanzo ci fa vivere insieme ad Aaron un viaggio alla ricerca di stesso e della sua identità, delle sue radici e del passato che non ha mai conosciuto. Un viaggio in cui matura, in cui compie delle scelte, su un treno non solo fisico ma soprattutto interiore, la cui meta è prendere coscienza di se stesso. Durante questo viaggio avvertirete i suoni e i rumori, assaporerete con lui i profumi e le squisitezze dei cibi e ammirerete la bellezza di un mondo che tutti abbiamo ancora da scoprire. È un vero talento scrivere nel mondo in cui scrive Nicola Lecca, penso che siano pochi gli scrittori che riescono a rapirci il cuore e quando li conosciamo non riusciamo più a fare a meno di leggerli.
Raffaella
INTERVISTA ALL'AUTORE
- Come ha creato il personaggio di Aaron? C’è qualcosa di lei stesso che ha voluto inserire in lui e nella storia?
I libri autobiografici li lascio a chi ha qualcosa di importante da raccontare: Primo Levi, per esempio.
Aaron nasce dal desiderio di fare un elettrocardiogramma all’emotività dei giovani d’oggi. Alla coriandolarizzazione della loro attenzione. All’incessante frazionamento del loro focus. Migliaia di relazioni online in apparenza e, in realtà, una grande e profonda solitudine da imparare a gestire con saggezza per non soccombere.
- Cosa vorrebbe che il lettore riuscisse a comprendere leggendo ”Il treno di cristallo”? Quale significato non del tutto esplicito vorrebbe che si potesse cogliere?
Perdoni l’immodestia, ma, come “Lo Zoo di vetro” di Tennessee Williams, anche “Il treno di Cristallo” ambisce a essere un’opera che accetta la fragilità dell’uomo per poterla trasformare in forza. Detto questo, i libri che spiegano e quelli che condannano, non diventeranno mai opere universali.
“Il treno di Cristallo” al contrario è un romanzo aperto, arioso che lascia a ciascun lettore il compito di leggere, valutare e (re)interpretare.
Insomma: amo far sorgere dubbi, non risolverli.
Le soluzioni, del resto, sono diverse per ognuno di noi.
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