mercoledì 12 febbraio 2020

RECENSIONE "Hyperion. I canti di Hyperion" di Dan Simmons




TITOLO: Hyperion
TITOLO ORIGINALE: Hyperion; The Fall of Hyperion
SERIE: #1-2 I canti di Hyperion
AUTORE: Dan Simmons
DATA D’USCITA: 23 Luglio 2019
EDITORE: Mondadori
GENERE: fantascienza
AMBIENTAZIONE: fantastico
FINALE: no cliffhanger






TRAMA

L'UMANITÀ NON VIVE più relegata sulla Terra: è il XXVIII secolo e gli esseri umani si sono espansi nell'intera galassia, distribuendosi in una nuova federazione che unisce tutti i mondi abitati, l'Egemonia dell'Uomo. Tutto ciò è frutto di un'esaltante azione esploratrice resa possibile dalla tecnologia dei teleporter che, sfruttando i portali e le singolarità, consente di muoversi in maniera istantanea; ma è anche l'esito estremo di una diaspora necessaria: l'uomo infatti ha conquistato pianeti remoti, ma ha perso la sua casa, la Terra, distrutta durante un fallimentare esperimento noto come il Grande Errore.

In questo scenario, sul pianeta Hyperion, stanno per aprirsi le Tombe del Tempo, misteriosi manufatti provenienti dal futuro nei quali il tempo scorre all'inverso e presso cui abita lo Shrike, mostruosa creatura non soggetta alle leggi fisiche. Verso quel luogo tremendo si stanno dirigendo sette pellegrini, sette personaggi in cerca di risposte. Lungo la strada, come succedeva nei tempi antichi, essi narrano delle storie, le loro storie. E forse proprio in quei racconti si cela la chiave della salvezza per l'universo.


RECENSIONE

Se siete appassionati di fantascienza vi consiglio assolutamente di leggere questa serie appassionante e avventurosa, nonostante sia una lettura lunga. Questo volume racchiude i primi due romanzi della tetralogia e dà inizio ad una visione di un futuro lontano, facendoci viaggiare in un universo di sacerdoti e poeti, pellegrini e creature mitiche, specie umanoidi e intelligenze artificiali, ma anche in una storia che intreccia religione e scienza, politica e guerra, trascendenza e orrore. Rimarrete stupiti di fronte alla bravura di Dan Simmons nell'oltrepassare i confini e nell'intersecare più generi tra loro, creando un tempo e uno spazio ben strutturati con colpi di scena pazzeschi. Protagonisti della storia sono un gruppo di pellegrini in viaggio verso il misterioso pianeta di Hyperion per incontrare l’entità misteriosa e mostruosa chiamata Shrike. Ogni personaggio in prima o in terza persona racconta il proprio passato e cosa li ha portati a compiere il viaggio così che l’autore possa rivelare ogni tassello gradualmente, uno dopo l’altro, facendoci conoscere il carattere dei personaggi e la natura dell’egemonia e il ruolo di Hyperion e dello Shrike nel destino dell’umanità. Nella seconda parte la storia è raccontata in modo diverso in quanto la narrazione è affidata a un “cybrid”, il cui corpo è umano ma l’intelligenza è artificiale. Sebbene le esperienze dei pellegrini continuino ad essere una parte importante della storia, gran parte dell’attenzione si sposta soprattutto sull’Egemoni, sul conflitto tra le fazioni e sull’invasione degli Ouster. Molti misteri e apparenti contraddizioni vengono spiegati in questa seconda parte. La scrittura è superba e versatile, sorprendente e potente, tanto che il lettore inizia il romanzo e una volta arrivato alla fine vorrebbe ancora continuare a leggere ancora su questo mondo perfettamente creato. Ci troviamo di fronte ad una storia grandiosa dell’orrore, di azione e tragedia, cospirazioni e profezie, sacrificio e sopravvivenza, identità e teologia, impronte ecologiche e colonialismo, morte e rinascita, una tra le migliori di fantascienza che abbia mai letto. Non voglio rivelarvi più nulla perché c'è così tanto da dire di questo romanzo bellissimo. Quindi spero che vi godiate la lettura di questo libro sensazionale.


Raffaella






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