martedì 26 maggio 2020

RECENSIONE "Gli omicidi dei Monuments Men" di Josh Lanyon

Buon pomeriggio lettori, Lara ci parla de Gli omicidi dei Monuments Men, il quarto volume della serie L'arte del delitto di Josh Lanyon uscito oggi con Triskell Edizioni. Una nuova indagine ci porta a conoscenza dei Monuments Men e del loro impegno durante la grande guerra per preservare tesori culturali inestimabili. Una nuova non facile avventura per Jason e Sam nel quarto capitolo della serie di mistero.


TITOLO: Gli omicidi dei Monuments Men
TITOLO ORIGINALE: The Monuments Men Murders
SERIE: #4 L'arte del delitto
AUTORE: Josh Lanyon
DATA D’USCITA: 26 Maggio 2020
EDITORE: Triskell Edizioni
GENERE: mistero
AMBIENTAZIONE: Stati Uniti
FINALE: chiuso
PROTAGONISTIJason, agente FBI di crimini artistici; Sam, capo dell'unità analisi comportamentale.





TRAMA

Pur avendo puntata addosso l’attenzione di un pericoloso stalker, l’agente speciale Jason West sta facendo del suo meglio per concentrarsi sul lavoro e ignorare i problemi personali. 

Il suo caso più recente implica però il coinvolgimento di un membro dei Monuments Men nel furto e, forse, nella distruzione di un dipinto perduto di Vermeer che fa parte del patrimonio culturale mondiale. Il capitano di corvetta della Naval Reserve Emerson Harley, oltre a essere stato un eroe della Seconda guerra mondiale, era il nonno di Jason, il suo idolo d’infanzia. Anzi, ha giocato un ruolo importante ispirandolo a entrare nella squadra Crimini artistici dell’FBI. 

Per Jason, venire a sapere che il leggendario nonno potrebbe aver chiuso un occhio sul fatto che i soldati americani, alla fine della guerra, abbiano “affrancato” opere d’arte inestimabili non è solo spiacevole. È devastante. 

Jason è deciso a riscattare il nome del nonno, anche se questo significa infrangere lui stesso un po’ di regole e disposizioni, mettendosi in rotta di collisione con il suo partner nella vita, il capo dell’Unità analisi comportamentale Sam Kennedy. 

Nel frattempo, qualcuno nell’ombra temporeggia…

RECENSIONE

Con Gli omicidi dei Monuments Men siamo al quarto capitolo della serie mistery L'arte del delitto, incentrata sulle indagini dei crimini artistici, degli omicidi efferati e dei pericolosi serial killer, per non parlare di chi trama nell'ombra e scuote le sicurezze dei nostri eroi. 
Chiunque conosce lo stile unico ed elegante dell'autrice, i dettagli accurati che arricchiscono ogni sua storia, le informazioni con cui ci rende ogni volta partecipi di dettagli su arte e storia, e ci arricchisce di conoscenza su svariati argomenti. Questa volta il focus è sui tesori risalenti alla seconda guerra mondiale, opere d'inestimabile valore trafugate dai nazisti. Un patrimonio culturale che durante la guerra uomini valorosi hanno cercato di proteggere e preservare. Questi uomini sono i Monuments Men, e attraverso l'indagine spinosa dell'agente speciale Jason West veniamo a conoscenza del loro lavoro, delle opere e del loro inestimabile valore. Un'indagine spinosa e complicata perché Jason ha un interesse personale nel fare luce su questo caso: suo nonno, il suo idolo, colui che lo ha ispirato nella passione per l'arte e ad intraprendere la carriera nei crimini artistici dell' FBI potrebbe essere implicato nel trafugamento di alcune opere inestimabili. Jason sta vivendo un periodo non facile: la sua salute fisica e mentale è stata messa a dura prova dal tentato rapimento e dalla presenza di uno stalker che pare introvabile e popola i suoi incubi peggiori. La sua relazione a distanza con Sam è difficile e le insicurezze e le complicazioni portano inquietudine e tensione, ma questa relazione vale tutto per Jason nonostante le limitazioni. Quindi una situazione di stress non facile che cresce sempre più tra la preoccupazione di scoprire una verità che non sarebbe facile da accettare e la consapevolezza che il conflitto d'interessi potrebbe mettere la sua carriera a rischio. La narrazione è incentrata tutta sulle indagini di Jason e sui momenti con Sam più fugaci del solito ma non meno intensi. Sappiamo che la componente romance è poco presente in questa serie, ma non per questo meno intensa e profonda. Abbiamo conosciuto Jason e Sam, le loro caratteristiche controverse e complicate, i loro sentimenti che molte volte si scontrano, le recriminazioni e le delusioni.
Devo dire che ogni volta ho dei sentimenti ambivalenti durante la lettura di questa serie: se da una parte mi immergo completamente nella conoscenza di argomenti nuovi e affascinanti, mi incanto nel seguire le indagini lente e accurate, dall'altra ho sempre un guizzo di tensione emotiva nei confronti di questi uomini tanto complicati, sembra che non riescano mai a trovare un punto di incontro, una reale serenità e ho sempre la sensazione che prima o poi tutto potrebbe crollare. 
Nonostante la storia ci venga raccontata attraverso il punto di vista esclusivo di Jason, e nonostante la presenza di Sam sia esigua, la caratterizzazione di Sam viene fuori sotto ogni aspetto, così come i piccoli cambiamenti e la sua crescita come uomo che ama Jason e non solo come l'intransigente, freddo capo dell'analisi comportamentale dell'FBI. Non vi nascondo che questi due protagonisti mi fanno penare, per non parlare dei pericoli nell'ombra che aspettano di sferrare il loro attacco. Come sempre Josh Lanyon incanta con le sue storie e stimola la curiosità per il prossimo capitolo della serie: cosa succederà ai nostri eroi? Quanto è grande il pericolo per le loro vite? Consigliato a tutte le amanti del genere.


Lara






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