venerdì 21 agosto 2020

RECENSIONE "La saga dei pirati" di James L. Nelson




TITOLO: La saga dei pirati
TITOLO ORIGINALE: The Brethren of the Coast
SERIE: trilogia completa
AUTORE: James L. Nelson
DATA DI PUBBLICAZIONE: 4 Agosto 2020
EDITORE: Mondadori
GENERE: narrativa storica, avventura
AMBIENTAZIONE: vari
FINALE: chiuso
PROTAGONISTA: Thomas, ex pirata.





TRAMA

Virginia, 1701. È questo il luogo ideale per il ricco Thomas Marlowe, desideroso di lasciarsi il passato alle spalle e insediarsi nella buona società locale, composta soprattutto di latifondisti e coltivatori di tabacco. A tal fine acquista, pagando in contanti con cinquemila sterline d'oro e d'argento, la piantagione della vedova Tinling. Ma la vita di terra non fa per lui e il suo non può essere un tranquillo buen retiro: con l'aiuto di un manipolo di fedeli compagni rimette in sesto la Plymouth Prize, un decrepito vascello, e con essa inizia una vittoriosa guerra contro i pirati. Ma se Marlowe riesce a sconfiggere con facilità i Fratelli della costa è perché li conosce bene. Bene come solo uno di loro potrebbe. Anch'egli, infatti, un tempo era un bucaniere, ma ora ha deciso di dimenticare quel passato. Solo che, a volte, è il passato che non vuole farsi dimenticare. Incapace di resistere al richiamo del mare e dell'avventura, Marlowe si troverà così nuovamente a solcare gli oceani, ancora una volta trascinato nella lotta per proteggere, con audacia e astuzia, quanto di più prezioso possiede, nella resa dei conti con amici e nemici della vita di un tempo impossibile da ignorare.


RECENSIONE

La saga dei pirati raccoglie la trilogia completa The Brethren of the Coast di James L. Nelson che mescola azione e avventura, intrighi e amore, suspense e colpi di scena. Nel corso del tempo la figura del pirata ha sempre attratto i lettori per il loro essere coraggiosi e impavidi, per il loro rischiare la loro vita sfidando la forza del mare ma soprattutto per la sua ambivalenza: se da una parte suscita fascino, dall'altra incute timore e ancora, se da una parte minaccia l’ordine capitalistico dall'altra mira all'arricchimento privato. Come ogni buon romanzo sui pirati riesce a mantenere alta l’attenzione del lettore sulla vita di bordo dei marinari e cerca di coinvolgere il lettore, senza risultare troppo noioso, pur essendo ben dettagliato. Veniamo catapultati nel 18mo secolo in Virginia, dove conosciamo Thomas Marlowe, un uomo misterioso e tormentato che desidera entrare a far parte della società locale per poter riscattarsi dal suo passato di pirata. Il richiamo del mare è sempre stato forte e quando gli si presenta l’occasione di prendere il comando della nave Plymouth Prize per dare la caccia ai pirati la coglie al volo. Thomas è uno dei personaggi più affascinanti di questo genere, forte, determinato, scontroso, impavido e sempre pronto a combattere perfettamente caratterizzato in ogni sua sfumatura caratteriale. Grazie ad una scrittura curata, dettagliata e lineare veniamo catapultati nel cuore nella vita marinaresca tra quotidianità e imprevisti, tra avventure e disavventure, pericoli e misteri tutti da scoprire. In più sono presenti nella narrazione diversi termini tecnici delle navi con una bella spiegazione iniziale di ognuno di loro, permettendo al lettore di capire ancora meglio le imbarcazioni. Non posso dimenticarmi di parlarvi anche dell’epoca storica in cui è ambientato il romanzo, dell’uso e dei costumi di quel tempo, che ci rivela lo studio approfondito che ha fatto l’autore per dar vita a questa storia complessa e ben scritta. Una storia di amicizia e lealtà, di avventure e disavventure, di ostacoli e amore, di minacce e nemici, di schiavitù e libertà, che ci proietta nel cuore delle battaglie sul mare e sulla terra e che ci insegna che il passato è sempre dietro di noi e che dobbiamo affrontarlo per vivere al meglio il presente.


Raffaella







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