Buongiorno lettori, Ester ci parla di Immergersi, il secondo volume della serie Water's Edge di Stacy Kestwick uscito oggi con Hope Edizioni. Nelle ultime pagine del libro precedente, Sadie si scontra per l’ennesima volta con una presenza ingombrate. Cosa farà? Come continua la storia tra lei e West?
TITOLO: Immergersi
TITOLO ORIGINALE: Soaked
SERIE: #2 Water's Edge
AUTORE: Stacy Kestwick
DATA DI PUBBLICAZIONE: 29 Settembre 2020
EDITORE: Hope Edizioni
GENERE: rosa contemporaneo
AMBIENTAZIONE: Nashville - Reynold's Island
FINALE: chiuso
PROTAGONISTI: Sadie, bagnina; West, uomo impertinente.
TRAMA
La speranza era la sua debolezza.
Se Sadie Mullins non avesse ricominciato a credere nell'amore – concedendosi il lusso di innamorarsi – non avrebbe il cuore spezzato e non rimpiangerebbe di aver conosciuto West Montgomery.
Quel bastardo impertinente avrebbe dovuto ignorarla e farsi dimenticare, lasciandola proseguire con la sua vita.
Fine della storia.
E invece non è andata così.
Maledetta speranza!
RECENSIONE
Stacy Kestwick torna con il secondo volume della serie Water’s Edge che conclude la storia di West e Sadie. Nel libro precedente, i due protagonisti vivono un’intensa storia fino alle ultime pagine, quando la ragazza si scontra per l’ennesima volta con una presenza ingombrante. È arrabbiata, dato che per il suo passato le è difficile credere in se stessa e si scopre gelosa e possessiva. Non è abbastanza forte da credere in quello che i due protagonisti hanno vissuto fino a quel momento. Nel frattempo West comprende una cosa fondamentale e per lui nuova: arriva un momento in cui la vita prende una svolta e per lui quel momento è stato proprio l’incontro con Sadie. Come andrà a finire? L’inizio appare un po’ lento, meno irriverente del primo libro, ma poi ritorna il ritmo che ho amato nel precedente capitolo: la Stacy Kestwick utilizza uno stile di scrittura diretto, pungente, spinto e carico di doppi sensi. Si aggiungono però anche sentimenti malinconici come la tristezza, la delusione e la rabbia per le situazioni. La scrittrice continua a descriverci paesaggi e le location con maestria, mentre la narrazione questa volta è affidata al solo punto di vista in prima persona della protagonista femminile, fatta eccezione per due capitoli narrati dal personaggio maschile. Sadie e West non sono sola un ragazzo e una ragazza che si frequentano. Si scontrano con le diverse difficoltà che incontrano e devono affrontare problemi fino a quando i vari tasselli non tornano al loro posto, un po’ per volta. I ruoli dei personaggi minori si sono mantenuti costanti: Rue la buona amica, Theo il tenerone, Aubrey la cattiva, Grade il gran figo che occupa più spazio e in più conosciamo anche Nick. Rispetto al primo volume troviamo meno scene sensuali poiché le difficoltà tra i protagonisti si devono appianare, ma l’attrazione e l’intesa sono innegabili. Anche tra queste pagine leggiamo della profonda amicizia tra Rue e Sadie: entrambe ci sono sempre l’una per l’altra, anche nelle difficoltà e quando serve una sola uscita per distrarsi o per affrontare i propri mostri. Tra aeroplanini di carta, le immancabili ciambelle e l’airhockey veniamo risucchiati in una storia di riscatto. Da una parte assistiamo alla rinascita di Sadie che impara a credere a se stessa e si rafforza come persona, dall’altra scopriamo un West che deve compiere qualcosa che non ha mai fatto prima e sempre sbagliando, si impegna e alla fine capisce cosa fare. La scena finale è geniale, complimenti! Spero di leggere la storia di Rue e Grade! Per il momento vi auguro buona lettura e vi do appuntamento alla prossima recensione.
Ester
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