venerdì 25 settembre 2020

RECENSIONE "Qui c'è tutto il mondo" di Cristiana Alicata, Filippo Paris

 



TITOLO: Qui c'è tutto il mondo
SERIE: no serie, autoconclusivo
AUTORI: Cristina Alicata, Filippo Paris
DATA DI PUBBLICAZIONE: 24 Settembre 2020
EDITORE: Tunué
GENERE: graphic novel per bambini, formazione
AMBIENTAZIONE: Italia
FINALE: chiuso
PROTAGONISTA: Anita, bambina maschiaccio.




TRAMA

Durante l’inverno del 1984, il più freddo degli ultimi cento anni, la mamma di Anita comincia a fare cose bizzarre: si mette le scarpe spaiate, balla da sola per strada e cambia umore da un minuto all’altro.

Nel frattempo Anita prova ad adattarsi al piccolo paese di provincia dove la famiglia si è appena trasferita dal sud dell’Italia e si ritrova a combattere le stranezze della mamma con due alleate diversissime tra loro: Tina, un maschiaccio come lei con cui Anita gioca a pallone e fa la pipì in piedi ed Elena che la rifornisce di acqua di Lourdes.

Finché un giorno non decidono di scappare dall'incomprensibile mondo degli adulti. La storia di un’amicizia e di emozioni che non hanno ancora un nome.

RECENSIONE

Qui c’è tutto il mondo di Cristiana Alicata e Filippo Paris è una graphic novel adatta ai più piccoli ma anche a chi, come me, ama sfogliare un libro e ammirare le bellissime immagini contenute al suo interno. Ci troviamo nel 1985 a Stezzano, un paesino in provincia di Bergamo dove la protagonista Anita, il suo fratellino Filippo e i suoi genitori si sono trasferiti. Anita non ama le bambole né i vestiti, ma le piace giocare a calcio, sporcarsi e stare all’aria aperta ed è gelosa di Filippo perché a differenza sua può fare tutto ciò che vuole, semplicemente perché è un maschio. Anita deve affrontare anche i comportamenti strani della madre, il suo umore altalenante e le sue dimenticanze, sinonimo di depressione, la malattia invisibile del nostro secolo. Tutto cambia quando conosce Tina, una bambina che condivide il suo stesso amore per le “cose” da maschi e con la quale stringe amicizia. Al gruppo si unisce anche Elena, una bambina delicata e amabile che non ha genitori e che vive con la nonna. Chi dice che devono comportarsi per forza da femmine? È la nostra società a dare privilegi agli uomini e a toglierli alle donne? Anita e Nina ci insegnano che ognuno può scegliere ciò che vuole essere, che non dovrebbero esistere limiti, né barriere e né stereotipi sociali. Qui c’è tutto il mondo è una storia di amicizia, di crescita, della ricerca e dell’accettazione di se stessi. Se da una parte ci sono Anita e Tina che non incarnano i canoni di comportamento femminile, dall’altra c’è Elena che accetta la loro diversità e la comprende. Questa storia ha lo scopo di insegnarci ad abbattere i pregiudizi e gli stereotipi, a non tarpare le ali ai bambini, a lasciarli crescere liberamente senza obbligarli a diventare chi non vogliono essere. È la storia che si rivolge non solo ai bambini ma anche agli adulti che molte volte perdono se stessi e non riescono a proteggere i bambini. Questa è una lettura delicata e intensa che ci parla di problemi attuali e che ci mostra il mondo attraverso gli occhi di tre bambine. Il finale appare aperto e spero ci sia un seguito di questa storia. Anita, Elena e Tina mi sono entrate nel cuore.


Raffaella









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