mercoledì 23 dicembre 2020

RECENSIONE "I morti viventi" di George A. Romero, Daniel Kraus

 



TITOLO: I morti viventi
TITOLO ORIGINALE: The Living Dead
SERIE: no serie, autoconclusivo
AUTORI: George A. Romero, Daniel Kraus
DATA DI PUBBLICAZIONE: 24 Settembre 2020
EDITORELa nave di Teseo
GENERE: horror
AMBIENTAZIONE: America
FINALE: chiuso





TRAMA

Comincia con un solo corpo.
Due medici legali si imbattono in un cadavere che non resterà morto a lungo.
Poi si diffonde rapidamente.
In un villaggio di case mobili del Missouri, un’adolescente deve difendersi da amici e parenti appena resuscitati. Su una portaerei americana, i marinai devono nascondersi dai commilitoni morti, mentre un fanatico predica il vangelo di una nuova religione della morte. In uno studio televisivo, l’unico giornalista sopravvissuto continua a trasmettere senza sapere se c’è ancora qualcuno a guardarlo, mentre i suoi colleghi non-morti minacciano di irrompere in diretta.
A Washington, un dipendente federale autistico traccia quest’epidemia, raccogliendo i dati per un futuro che potrebbe non arrivare mai. Dovunque, le persone sono prese di mira sia dai vivi che dai morti. Pensate di sapere come finisce questa storia? Vi sbagliate.

RECENSIONE

I morti viventi è il libro horror scritto da George A. Romero e Daniel Kraus. Nel 1968 è uscito il film La notte dei morti viventi, diretto, scritto, fotografato, montato e musicato da George A. Romero, il progenitore dei film horror sui zombie popolari nella cultura moderna da cui sono stati tratti numerosi film e serie tv. Dopo aver realizzato alcuni film di zombie, Romero si è dedicato alla scrittura del romanzo I morti viventi, ma è morto prima che fosse completato. La stesura è stata ripresa successivamente dall’autore best seller Daniel Kraus e fan di Romero, famoso per essere il coautore di Guillermo del Toro per il romanzo La forma dell’acqua. L’ambientazione è quella di inizio ventunesimo secolo, in un’atmosfera apocalittica inquietante, violenta e terribile incentrata sulla fine della civiltà e l’inizio di orde di zombie che risorgono, si nutrono di carne umana e infettano chi mordono. Cosa fareste se un giorno vi svegliaste e scopriste che degli zombie stanno scatenando l’inferno sulla terra? Io combatterei con le unghie e i denti e con tutte le mie forze fino all’ultimo respiro, senza mai arrendermi. I personaggi della storia sono davvero tanti ma cinque sono quelli principali di cui l'autore ci offre un'importante introspezione e ci mostra il passato: Charlie l’apprendista medico, Greer la liceale afroamericana, Etta la dipendente federale, Chuck il conduttore televisivo e Karl il timoniere giapponese americano. Se dapprima questi personaggi sono ignari di ciò che tutto sta succedendo nel mondo e della gravità del pericolo che corrono, successivamente comprendono l'enormità della catastrofe che si è verificata e che i morti rinascono per seminare caos e morte. La sopravvivenza diventa la parola d’ordine di ognuno di loro unita alla paura, alla speranza, alla disperazione e alla lotta che ognuno di loro intraprende per combattere il nemico. La storia si tinge di sangue, azione, scene cruente, attacchi e morsi di zombie, ma anche di un pizzico di romanticismo. La scrittura è appassionante, coinvolgente e magistrale, la narrazione è scorrevole anche se presenta alcune parti un po’ più lente che dipendono molto dalla lunghezza e corposità del libro di oltre 600 pagine. I morti viventi è un'opera che va al di là di una semplice storia di zombie: il suo obiettivo è quello di muovere una critica alla società e di affermare che il peggior nemico dell'uomo è l'uomo stesso. Un romanzo profondo e intricato che fonde la visione del più leggendario regista  e la bravura di un autore famoso che ha saputo completarlo e celebrare l'eredità del regista. Insomma, non posso far altro che consigliarvi questa lettura degna di nota e must per i più appassionati di horror, di storie sugli zombie e per i fan di George A. Romero.


Raffaella





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