sabato 27 febbraio 2021

RECENSIONE "Custode dell'Oltretomba" di Emanuela A. Imineo

 



TITOLO: Custode dell'Oltretomba
SERIE: #2 Al di là di Borgo Opaco
AUTORE: Emanuela A. Imineo
DATA D’USCITA: 29 Gennaio 2021
EDITORE: self publishing
GENERE: dark fantasy
AMBIENTAZIONE: fantastica
FINALE: chiuso
PROTAGONISTI: Metelaine, strega; Moon, burattina della dea Lilith; Castalia, donna che ha deciso di immolarsi per amore.





TRAMA

Borgo Opaco non ha più l'aspetto bizzarro e fiducioso a cui eravamo abituati. La scelta di Moon ha rotto un delicato equilibrio e quel luogo, a metà strada tra il mondo degli uomini e quello degli dei, ha perso l'innocenza e conosciuto la morte. Neanche Metelaine è più come ricordavamo: la giovane strega tutta boccoli e buone maniere è fiaccata da una vita spesa al confine con l'Oltretomba. Tutti i giorni, Metelaine fa i conti con le conseguenze delle azioni di Moon, spegnendosi una sepoltura dopo l'altra, un errore dopo l'altro. Osiride però rimescola le carte in tavola con una proposta, perché esiste una via per riparare tutto ciò che si è rotto: Metelaine deve partire alla ricerca di un oggetto segreto e dal potere divino. Questa volta sarà lei a dover compiere una scelta, mettendo tutto in discussione, anche sé stessa. Da Valle Eterea alle Montagne dei Dimenticati per poi scendere nell’Oltretomba, Metelaine affronterà un cammino di vendetta e redenzione per poter pagare il prezzo delle scelte altrui, ma anche delle proprie.

Attenzione: i fatti di questo libro si collocano circa un anno dopo quelli raccontati nel primo romanzo della dilogia Al di là di Borgo Opaco. Per comprenderne la storia è quindi necessario aver letto il volume precedente.

RECENSIONE

Arriva un momento in cui il viaggio che compiamo arriva a destinazione, in cui il cerchio si chiude e gli avvenimenti e i personaggi hanno la loro fine, volente o nolente. Arrivati a questo punto possiamo dire di essere un po’ dispiaciuti perché vorremmo leggere ancora e ancora di Moon, Metelaine, Castalia e tutti gli altri personaggi che ormai sono entrati nel nostro cuore. Ma ricordatevi che quando avremo voglia di ritornare a Borgo Opaco e alle Montagne dei Dimenticati possiamo semplicemente rileggere il libro e tuffarci in questo mondo dark in cui il dolore, l’oblio e l’oscurità avvolgono i personaggi e al tempo stesso bucano le pagine del libro per arrivare al lettore. Se avete letto Al di là di Borgo Opaco vi siete addentrati in un’oscurità affascinante e tetra, avete toccato con mano le tenebre e vi siete sentiti liberi di lasciarvi catturare dalle spire dell’oscurità, di lasciarvi cullare dagli abissi e di sguazzare in quel nero che un po’ vi appartiene. Con Custode dell’Oltretomba tutto questo sarà amplificato, tutte le emozioni provate sono più accentuate e portate allo stremo. La sete di potere e di oscurità di Moon e le scelte che ha compiuto nel primo libro si sono ripercosse su tutti gli altri personaggi, compresa Metelaine, sconvolgendo tutti gli equilibri. Quest’ultima infatti è la protagonista principale di questo secondo ed ultimo volume. Lei, la giovane strega che ha il compito di accompagnare le persone verso la morte, la ragazza tormentata dalla mente fragile che senza sosta trascina la sua vita da una zona all’altra di Borgo Opaco, prigioniera di catene di rassegnazione e amarezza. Tradita da Moon, Metelaine è stata avvolta dall’oscurità e sopravvive tormentata da sensi di colpa e visioni terrificanti che peggiorano giorno dopo giorno e che plasmano la sua realtà, rendendola l’ombra di sé stessa. Anche Borgo Opaco ha subìto la sua trasformazione: è diventata una città depressa e stanca, un borgo fantasma di morte e oscurità in cui la gente muore continuamente. Insieme a Metelaine camminiamo tra quei vicoli silenziosi, tra una bottega e l’altra, rivolgendo ogni tanto lo sguardo alla luce dei lampioni. Ma il destino ha ben altro in serbo per lei: Osiride, il dio dell’Oltretomba, le chiede di partire per una missione disperata alla ricerca di un oggetto dal potere divino. Metalaine accetta l’incarico, convinta finalmente di poter trovare una soluzione all’errore, senza via di uscita, che ha compiuto mesi prima e che ormai è diventata la sua ossessione, ma anche per porre un rimedio all’inquietudine della coppia Osiride-Iside che vive nella casa di Nymphe. Il suo però è un viaggio incerto, pericoloso e desolato che la spingerà a compiere delle scelte, a guardarsi dentro e a trovarsi faccia a faccia con una Moon cambiata dalle vicende di un anno prima. Una Moon solitaria la cui anima è diventata nera come l’oscurità, la burattina della crudele Dea Lilith. Una Moon potente, affamata di dolore e preda della follia ma al tempo stesso spezzata e prigioniera delle scelte che ha compiuto. Perché ogni scelta che compiamo ha un prezzo. Ogni personaggio, sia umano che divinità, è delineato perfettamente in ogni sfaccettatura, ognuno di loro è ombra e luce e anche molto di più. L’autrice è stata bravissima nel renderli umani, fragili e forti al tempo stesso, segnati dal dolore e dalle ferite, tormentati dal dolore e dalle paure e preda delle emozioni. L’ambientazione è qualcosa di magnifico, studiato nei minimi dettagli e riportato su carta con un’abilità unica non solo con le parole ma anche con le accurate mappe iniziali e i disegni in bianco e nero che troverete alla fine di ogni capitolo. Tra le pagine si respira magia, oscurità ed emozioni forti che vi si appiccicheranno sulla pelle portandoci a vivere un viaggio fisico e interiore che inevitabilmente ci cambia. Prima Castalia che sceglie di sacrificarsi per amore, poi Moon che non si rende conto delle conseguenze cui sta andando incontro e infine Metalaine che cerca di liberarsi del senso di colpa. Da Borgo Opaco alle Montagne dei Dimenticati fin negli abissi dell’Oltretomba compiamo un percorso impervio nel mito, nella morte e nella memoria, in un intreccio tra il cammino dantesco negli Inferi, stregoneria e l’antica religione egizia. Amore, sensi di colpa, umanità, brama di potere sono alcuni degli ingredienti che leggiamo tra le righe di questo romanzo che si spinge oltre i limiti, varcando i confini dell’abisso e restituendoci un finale dolceamaro ma autentico nella sua drammaticità. La dilogia di Emanuela A. Imineo è una storia che è molto di più di una storia, è un viaggio che è molto di più di un viaggio. È la celebrazione dell’effimerità della vita, dell'amore che proviamo e che molto spesso ci porta a sbagliare, del nostro essere umani e mortali, dell'imprevedibilità del Fato, degli incontri che facciamo e delle scelte che compiamo giorno dopo giorno, istante dopo istante, e che influenzano non solo noi stessi ma anche chi ci è intorno, portando ovviamente a delle conseguenze. Se amate i dark fantasy che escono fuori dagli schemi o se volete provare un nuovo genere, vi consiglio assolutamente di leggere questa dilogia.


Raffaella






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