giovedì 25 marzo 2021

RECENSIONE "Il resto non conta" di François Garde

 



TITOLO: Il resto non conta
TITOLO ORIGINALE: Roi par effraction
SERIE: no serie, autoconclusivo
AUTORE: François Garde
DATA DI PUBBLICAZIONE: 25 Marzo 2021
EDITORE: Corbaccio
GENERE: narrativa storica
FINALE: chiuso
PROTAGONISTAMurat, generale francese, re di Napoli e maresciallo dell'Impero.




TRAMA

«Voi, re di Napoli? il titolo di cui vi fregiate non esiste. Il diritto di conquista è riservato ai principi. Un avventuriero come voi non può impadronirsene. Voi, signore, non siete niente.»
Nel 1815 Murat tenta di riconquistare il trono di Napoli che ha perso dopo sei anni di regno. L’ascesa irresistibile di questo figlio di un locandiere del Quercy, diventato generale della Rivoluzione e in seguito maresciallo dell’Impero, non ha conosciuto fino a questo momento alcun limite se non la volontà di Napoleone. Ma il destino di colui che Carolina Bonaparte, sorella dell’imperatore, aveva scelto di sposare, si interrompe brutalmente.
Catturato, gettato in prigione, viene fucilato il 13 ottobre 1815. Dalla cella in cui trascorre l’ultima settimana di vita, nel castello che oggi si chiama Castello Murat a Pizzo Calabro, François Garde ricostruisce con una serie di flash back l’ascesa irresistibile e la vita avventurosa di un uomo che ha legato a filo doppio le sue sorti a quelle di Napoleone, e racconta al contempo un periodo decisivo per la storia italiana.

RECENSIONE

Il resto non conta è il romanzo di narrativa storica di François Garde che ci catapulta indietro nel tempo all’epoca di Napoleone Bonaparte. Devo ammettere che conoscevo ben poco di questo periodo e dei personaggi che hanno segnato la storia di quel periodo. Quindi devo ringraziare la Corbaccio per aver pubblicato questo libro e l’autore per averlo scritto, poiché è riuscito non solo a ricostruire la vita di un personaggio storico importante ma anche a colmare molte mie lacune di conoscenza di questo pezzo della storia italiana. Protagonista del romanzo è Joachim Murat (1767-1815), figlio di una coppia di locandieri del Quercy che diventa generale della Rivoluzione, re di Napoli con il nome di Gioacchino Napoleone e maresciallo dell'Impero con Napoleone Bonaparte. Il libro ha inizio sei giorni prima della sua fucilazione: mentre Napoleone viene sconfitto a Waterloo, Murat viene catturato in Calabria al termine di una pericolosa spedizione, messa in piedi frettolosamente con circa 250 uomini, per riprendersi il regno di Napoli. L’autore così parte da qui per ritornare indietro nel tempo e raccontarci la storia di Murat, a partire dalla sua infanzia quando era solo un bambino che amava i cavalli fino a quando conosce Napoleone Bonaparte e si sposa con la sorella di quest’ultimo, Carolina, dalla cui unione nascono quattro figli, due maschi e due femmine. François Garde è stato bravissimo nel delineare perfettamente il protagonista e renderlo il più umano possibile agli occhi del lettore che segue con attenzione la sua storia, le tante vittorie e il sangue versato. La prosa è magistrale e appassionante, il ritmo è perfetto e ci cattura fin dalla prima pagina le battaglie, le tattiche di guerra di Napoleone e le campagne di conquista. Se amate i libri di narrativa storica, vi consiglio assolutamente di leggere questo libro che è un resoconto magistrale di un tassello della nostra Storia e della vita di una figura dal grande destino.


Raffaella





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