venerdì 10 giugno 2022

RECENSIONE "E poi sei capitata tu" di K. Bromberg

Buon pomeriggio lettori, Daniela ci parla di E poi sei capitata tu, il romanzo rosa autoconclusivo di K. Bromberg edito Triskell Edizioni. Una storia che sa di bugie e omissioni, di fiducia e di seconde possibilità. Un romanzo non perfetto ma che può rappresentare un buon compromesso per chi ama gli slow burn e il lieto fine!



TITOLO: E poi sei capitata tu
TITOLO ORIGINALE: Then You Happened
SERIE: no serie, autoconclusivo
AUTORE: K. Bromberg
TRADUTTORE: Raffaella Arnaldi
DATA DI PUBBLICAZIONE: 14 Marzo 2022
EDITORE: Triskell Edizioni
GENERE: rosa contemporaneo
AMBIENTAZIONE: America
FINALE: chiuso
PROTAGONISTI: Tatum, proprietaria di un ranch in rovina; Jack, rang manager.





TRAMA

Jack Sutton era l’uomo di cui non volevo avere bisogno. Il suo atteggiamento da so-tutto-io. I suoi irritanti suggerimenti. La sua visione della vita. Era deciso ad aiutarmi, mentre io ero intenzionata a risolvere tutto da sola. Ma mi ha insegnato cose che avevo dimenticato. Come fidarmi. Come credere in me stessa. Chi ero. Il problema? Che ho finito per innamorarmi di lui.

***

Tatum Knox era il disastro da cui sarei dovuto fuggire. La sua reputazione rovinata. La sua attività in fallimento. La sua vita caotica. Mi ha odiato a prima vista, eppure mi ha intrigato allo stesso tempo. Avrei dovuto restare sei mesi. Avrei dovuto utilizzare quel tempo per fare ammenda per gli sbagli che avevo compiuto. Invece mi sono innamorato di lei.

***

Dicono sia meglio aver amato e perduto che non aver amato affatto. Ma è vero anche quando l’amore si basa su una bugia.

RECENSIONE

Alla conclusione di un libro vi capita mai che vi venga in mente una parola capace di racchiudere in sé tutte le sensazioni provate nel corso della lettura? Devo ammettere che, ultimamente, mi sta capitando sempre più spesso e le parole cui faccio riferimento non sempre sono lodevoli.
Saranno le alte aspettative o le trame che, in un modo o in un altro, finiscono un po' tutte per somigliarsi, fatto sta che, a conclusione di questo nuovo romanzo di K. Bromberg, l'unica parola che mi viene in mente è "fiacco". Ma partiamo dal principio: Tatum è una giovane vedova con una situazione finanziaria alle spalle tutt'altro che felice. Ha bisogno di aiuto solo che è troppo orgogliosa e spaventata per chiederlo: l'idea infatti di concedere nuovamente la sua fiducia a qualcuno la terrorizza fortemente e come biasimarla se persino la persona per lei più importante, quella che avrebbe dovuto proteggerla e confortarla, non ha fatto altro che mentire, prendendosi gioco del suo amore? Quando Jack si presenta alla sua porta, è odio a prima vista: quest'uomo fin troppo sicuro di sé la destabilizza, rappresenta un rischio e lei ha tutto da perdere, persino il suo cuore che, traditore, batte come un forsennato non appena incrocia il suo sguardo. Il suo Ranch però ha un bisogno disperato di aiuto e Jack sembra essere la persona giusta, l'unica in grado di aiutarla a uscire dal baratro dal quale fa fatica a venire fuori. Si tratta solo di lavoro, il cuore non deve fare parte dell'equazione, ma stare a stretto contatto non rende di certo le cose facili: fidarsi di lui sarà il primo passo ma quando anche l'amore busserà alla sua porta, sarà capace di fidarsi nuovamente al punto da aprire il suo cuore? E se Jack nascondesse altro? Cosa succederebbe se, una volta concessagli la più totale fiducia, venissero a galla segreti difficili da perdonare? Care Readers, come potrete avere intuito, le premesse per un ottimo romanzo c'erano proprio tutte, quello che è mancato però, a mio parere, è il mordente, la capace di rendere un personaggio e la sua storia indimenticabili agli occhi di un lettore.
Nonostante la buona traduzione, la storia risulta lenta e fa fatica a ingranare e i protagonisti, seppur con del potenziale, non riescono a conquistare pienamente il cuore del lettore. La storia di Tatum e Jack lascia infatti con non pochi interrogativi, nonostante il lieto fine assicurato: il passato e la storia familiare di Tate, così come quella di Jack, i personaggi di contorno che non lasciano il segno e l'ambientazione, dai tratti solo accennati e poco definiti, che fa solo da sfondo senza aggiungere poi molto alla narrazione. In conclusione, nonostante le mie non poche remore, "E poi sei arrivata tu" resta una buona storia, non il libro indimenticabile che vi aspettereste, ma un romanzo con cui passare qualche ora di relax, senza pensieri. Una storia che sa di bugie e omissioni, di fiducia e di seconde possibilità. Un romanzo non perfetto ma che può rappresentare un buon compromesso per chi ama gli slow burn e il lieto fine!


Daniela







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