martedì 21 febbraio 2023

RECENSIONE "L'eredità di Villa Freiberg" di Romina Casagrande

 


TITOLO: L'eredità di Villa Freiberg
SERIE: no serie, autoconclusivo
AUTORE: Romina Casagrande
DATA DI PUBBLICAZIONE: 21 Febbraio 2023
EDITORE: Garzanti
GENERE: narrativa contemporanea
AMBIENTAZIONE: Italia
FINALE: chiuso







TRAMA

Emma ricorda ogni pietra di Villa Freiberg: a volte, le sembra ancora di rivedere l'imponente facciata di finestre e cornici di marmo. È il luogo che ha dato rifugio a lei e al fratellino Benjamin quando, rimasti orfani, hanno seguito le ultime volontà del padre morto al fronte. Ma il risveglio da illusioni e sogni di salvezza è una porta che si chiude all'improvviso il giorno in cui Benjamin scompare per non tornare più. Benjamin, il bambino taciturno che amava la solitudine e disegnava con incredibile maestria. Benjamin, che è stato portato in una clinica insieme a molti altri come lui, considerati fragili e inadatti, per essere sottoposto agli esperimenti di scienziati nazisti disposti a sacrificare vite per inseguire un folle ideale di perfezione. Vittima di una delle operazioni più controverse della storia che, in silenzio, ha preparato il terreno all'orrore dei campi di sterminio. Da allora sono passati anni ed Emma non ha mai saputo cosa sia accaduto a Benjamin. Ma ora la villa è passata in eredità a una donna che, tra gli oggetti risparmiati dal tempo, ha trovato un vecchio anello e un plico di fotografie ingiallite. Forse sono indizi che conducono a Benjamin. Emma deve decidere se riaprire lo scrigno dei ricordi nascosti nella sua anima, anche se ciò vuol dire affrontare il dolore delle scelte e degli errori commessi. Perché forse non è troppo tardi per tenere fede alla promessa di prendersi cura e proteggere quel fratello troppo indifeso. Romina Casagrande torna con un romanzo potente che fa riaffiorare uno degli orrori del secondo conflitto mondiale: le cliniche in cui venivano rinchiusi e torturati coloro che per qualsiasi ragione erano considerati diversi. Perché la tragedia non si ripeta non si deve dimenticare. E perché tutti possano ricordare, la letteratura dà voce a chi una voce non l'ha avuta.

RECENSIONE

Romina Casagrande torna con una nuova storia bellissima quanto triste, narrata con uno stile fluido e delicato che sa tenerci incollati alle pagine. Una storia che intreccia presente e passato e che porta a svelare un mistero. Villa Freiberg è una casa d'epoca che negli anni Quaranta, durante la seconda guerra mondiale, ha dato un rifugio sicuro a due orfani di guerra, Emma e suo fratello Benjamin. Quest'ultimo però un giorno scompare improvvisamente senza lasciare traccia e senza tornare più. Nel presente conosciamo Bess, un architetto che riceve dalla signora Rosamaria, o meglio Kiki, l'incarico di ristrutturare proprio Villa Freiberg. Quando poco tempo dopo Kiki muore improvvisamente lascia in eredità a Bess la villa, con la promessa che diventi un museo. In più Bess deve scoprire e fare luce sul mistero che si nasconde in quella villa. Romina Casagrande porta alla luce una pagina di storia poco conosciuta della seconda guerra mondiale, ovvero quella di Aktion T4, un programma letale nazista di eutanasia ideato da Hitler che prevedeva di far rinchiudere e torturare fino alle estreme conseguenze coloro che mostravano patologie genetiche. Cittadini tedeschi ma anche altoatesini, bambini affetti da sindrome di Down, disturbi psichici o vittime di amputazioni, che venivano inviati nelle cliniche della morte per la sola ragione di non essere più funzionali al programma di purificazione della razza ariana. Ma anche bambine che venivano sottoposte alla sterilizzazione. Un programma che ha spezzato le vite di vittime innocenti e che è stato realizzato prima dei campi di sterminio veri e propri. È evidente che le vicende narrate partono da una serie di ricerche accurate e complesse che ha effettuato l'autrice per dare vita a questa storia che ancora una volta parla di bambini, vittime innocenti delle azioni degli adulti. Ogni personaggio è descritto perfettamente, nei sentimenti e nelle emozioni che prova, grazie alla scrittura fluida e coinvolgente dell'autrice. L'eredità di Villa Freiberg è un romanzo potente, straziante e commovente che ci insegna quanto sia importante il ricordo della Storia, dei suoi orrori ma ancora di più l'amore che sovrasta sull'odio.




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